PALERMO – Su delega della Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia, i finanzieri del locale Comando Provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo nei confronti di Francesco Gelfo, 31 anni, indagato per spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo scorso 14 settembre – nell’ambito dell’operazione antidroga, denominata “Africo”, che ha permesso di far luce su uno strutturato e proficuo commercio di diverse tipologie di sostanza stupefacente nel comprensorio di Carini e nel quartiere “Zen 2” – il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle di Palermo ha eseguito misure cautelari nei confronti di 9 soggetti, tra cui lo stesso Gelfo, inizialmente destinatario della misura degli arresti domiciliari, con la prescrizione, tra le altre cose, di non comunicare con terzi estranei.
Poche ore dopo il suo arresto, tuttavia, Gelfo ha commentato su diversi social network alcuni articoli stampa nel frattempo pubblicati, “informando” di trovarsi a casa in regime di arresti domiciliari e non in carcere.
Per questo motivo, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, su istanza della Procura, tempestivamente informata dei fatti dalle Fiamme Gialle, ha disposto l’aggravamento della misura cautelare, applicando nei confronti del predetto la misura della custodia in carcere dell’indagato, provvedimento che è stato immediatamente eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo.
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