Rubavano le auto e chiedevano “riscatto”: 14 condannati a Palermo

PALERMO – Giunta la condanna per ben 14 persone. Tutte erano coinvolte nell’organizzazione criminale di Borgo Molara, a Palermo, che gestiva i furti di auto e furgoni e poi chiedeva alle vittime soldi per la restituzione dei mezzi.

I fatti risalgono allo scorso dicembre, quando il pubblico ministero Ferdinando Lo Cascio ha chiesto la condanne degli indagati che dopo aver messo a segno numerosi furti al centro di Palermo, aveva “guadagnato” 3 milioni di euro in un anno. Per ogni furto, infatti, i ladri chiedevano il noto “cavallo di ritorno”, vale a dire pagare una sorta di riscatto, tra i 500 e i 3mila euro.

Oggi, il giudice per le udienze preliminari, Marco Gaeta, ha confermato le condanne. Due, però, sono stati assolti: Roberto Presti, assistito dall’avvocato Fabio Falcone, e Ciro Li Castri.

A seguire, ecco i nomi dei condannati: Leonardo Algeri a 7 anni e mezzo; Vincenzo Cangemi a 4 anni; Salvatore Carollo 2 anni e 4 mesi; Emanuele Casamento a 4 anni e mezzo; Salvatore Casamento a 5 anni e mezzo; Massimiliano Castelluccio a 3 anni e 4 mesi; Giuseppe Di Maria 3 anni e 4 mesi; Lillo Fanara a 7 anni e mezzo; Vincenzo Lo Verso a 4 anni; Ciro Lucà a 2 anni; Anna Rita Marino a 2 anni; Antonino Noto a 5 anni e mezzo; Francesco Quattrocchi a tre anni; Marcello Sirchia a 2 anni.