Rifiuti a Palermo: sindacati Rap proclamano stato di agitazione dei lavoratori

Rifiuti a Palermo: sindacati Rap proclamano stato di agitazione dei lavoratori

PALERMO – I sindacati dei lavoratori di Rap, l’azienda che si occupa della gestione della raccolta di rifiuti a Palermo, hanno proclamato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori.

In una lettera indirizzata ai vertici dell’azienda, al sindaco Leoluca Orlando, all’assessore al Ramo Sergio Marino e al Prefetto Giuseppe Forlani, i rappresentanti dei lavoratori di CGIL, CISL, UIL, FIADEL e FILAS hanno così motivato la loro decisione.

La Rap si è vista rifiutare la fattura dei 21 milioni di euro presentata per il pagamento degli extra costi sostenuti nell’anno 2020. Ed ancora – aggiungono le sigle –. i 7,5 milioni di euro riconosciuti dalla Regione Siciliana nel mese di aprile 2020, a parziale copertura dei costi sostenuti per il conferimento nelle discariche catanesi, non sono mai pervenuti nelle casse aziendali. Ed ancora, non solo il Comune continua ad avere un debito di circa 50 milioni nei confronti della Rap, addirittura nelle ultime ore ha persino chiesto la rivisitazione di alcuni servizi, ovviamente al ribasso”.

Inoltre, aggiungono i sindacati, “dopo un anno, è sotto gli occhi di tutti che della ricapitalizzazione della Rap si sono perse le tracce. Nessuno pensi di portare la Rap al dissesto finanziario e di far ricadere tutti i costi sulle spalle dei lavoratori, che hanno già subito un fallimento e che con grande spirito di sacrificio ogni giorno svolgono i servizi di istituto con grandi difficoltà, con la conclamata carenza di DPI e con la strutturale assenza di condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.

I rappresentanti dei lavoratori presentano inoltre diversi dubbi sul pagamento degli stipendi di gennaio. “Nonostante nelle scorse giornate sono pervenuti circa 3 milioni di euro nelle casse aziendali, non si hanno ancora date certe sul pagamento e comunque la cifra è decisamente lontana dalle esigenze aziendali che, per il mese di gennaio, si attestano a circa 12 milioni di euro”.

Per tali ragioni, riteniamo urgente l’avvio di un confronto serrato con l’amministrazione comunale, la Rap, con le forze politiche consiliare e con la burocrazia comunale al fine di condividere una strategia finalizzata all’efficientamento dei servizi che non può prescindere dagli investimenti per la realizzazione del polo impiantistico nel sito di Bellolampo, dalla crescita professionale dei lavoratori e delle assunzioni”.
“Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto – concludono i sindacati – è proclamato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori delle diverse sedi aziendali in tutti i turni di lavoro”.

Pietro Minardi

Immagine di copertina di repertorio