Cronaca

Rifiuti a Palermo, l’assessore Marino sul caso Rap: “Azienda sana. Non escludo aumento della Tari”

PALERMO – Si è svolta alle 17 la conferenza stampa per chiarire alcuni aspetti riguardanti la vicenda legata alla RAP. La conference call si è resa necessaria “a seguito degli incontri voluti dal Sindaco ieri con la rappresentanza sindacale e stamattina con il vertice aziendale“.

L’assessore Sergio Marino ha illustrato i principali punti di discussione con i sindacati e il management di Rap. È stata annunciata la convocazione di un tavolo tecnico per il 2 o il 3 marzo, in cui si discuterà dei progressi effettuati. 

Le parole di Sergio Marino

Noi abbiamo avuto due incontri: ieri con i sindacati ed oggi con il presidente Norata. Abbiamo approfondito tutte le problematiche oggetto di attenzione da parte della Rap e dei sindacati. Problemi sugli stipendi non ce ne sono mai stati. C’è stato soltanto un ritardo per questo mese, avendo già dato mandato per 6,3 milioni alla ragioneria il problema sarà risolto presto”.

Sulla Tari: “Non mi sento di escludere un aumento”

Aumento della Tari? Non mi sento di escluderlo – dichiara Sergio Marino –. Spero che sia sopportabile e contenuto. Puntiamo alla tariffazione puntuale: un cittadino che farà una raccolta differenziata corretta, pagherà meno Tari”.

Posso affermare che Rap è un’azienda sana, ma ha problemi di cassa. Lo confermano i bilanci e la massa di risorse finanziare di cui dispone e potrebbe disporre l’azienda. Sul discorso Tari, la Rap aveva proposto un Pef Tari grezzo, che ha portato ad un valore che ha fatto saltare sulla sedia il sindaco e tutto il Consiglio: un aumento di 31 milioni di euro. Stiamo verificando ogni percorso possibile per abbattere il nuovo Pef Tari. Ciò applicando una formula per ridurlo di almeno 8 milioni di euro. Voglio però chiarire una cosa: ogni riduzione sarà applicata solo se garantirà l’equilibrio finanziario di Rap”.

Rispetto ai crediti Rap, nessuno ha mai tentato di disconoscerli. Il problema è uno: ci sono dei limiti all’erogazione di somme, che ci limitano sul liberare gli accantonamenti. Quest’anno il limite è di 33 milioni, di cui 16 saranno destinate agli extracosti di Rap. Non abbiamo mai messo in dubbio le spese dell’azienda. Quelle saranno sicuramente onorate”.

Bellolampo e sesta vasca

Su Bellolampo, lunedì abbiamo una conferenza di servizio definitiva sulla sesta vasca. Nell’ultima effettuata abbiamo superato il terrore di Rap, ovvero il mancato conferimento nella VI vasca del sotto vaglio. Ciò ci consentirà di conferire per un periodo di 6-7 mesi, in modo da evitare gli extracosti di quest’anno, che si sono riversati sul bilancio del Comune e, di conseguenza, sui cittadini”. 

Sui fondi del recovery fund, “33 milioni di euro saranno destinati sui progetti di raccolta differenziata porta a porta. Di questi, metà saranno destinati all’acquisto di mezzi a metano che contribuiranno a rimpolpare il parco camion di Rap. Inoltre, abbiamo inserito il progetto di Rap per il trattamento dei rifiuti ingombranti”. 

Abbiamo inserito fra gli obiettivi, concordati con il presidente, la riorganizzazione aziendale, fondamentale per rendere la città più pulita e per utilizzare le risorse umane di Rap nel modo migliore”. Inoltre, è in cantiere “il progetto per la riqualificazione ambientale di Bellolampo, dove i cittadini possono andare a fare attività di conoscenza ed educazione ambientale”. 

Sicurezza e assunzioni

La Rap deve aprire a nuove assunzioni, nel rispetto dei bilanci e delle nuove norme – chiarisce Marino -. Rispetto a queste prospettive, chiediamo all’azienda uno sforzo maggiore rispetto ad alcuni atteggiamenti nocivi di alcuni cittadini”. Ed è proprio sui fatti accaduti nella giornata di ieri ai due operatori Rap, rimasti contusi a causa di due fusti di olio esausto presenti in un cassonetto, che l’assessore chiarisce l’importanza dei controlli. “Sono cose da denunciare, cose da incivili. La sicurezza dei lavoratori è uno degli obiettivi. Conosco l’azienda e so che ci sono degli elementi di difficoltà“.

“La sicurezza è uno degli obiettivi. Conosco l’azienda e so che ci sono degli elementi di difficoltà. L’inciviltà si risolverà soltanto quando si farà il porta a porta. Ho visto buttare nei cassonetti di tutto e di più. Certamente avremo la città invasa dai rifiuti, ma è una provocazione che dobbiamo fare. A Rap dobbiamo dare la sicurezza per lavorare sereni, pagando gli stipendi e dare la sicurezza. Dobbiamo chiedere uno sforzo all’azienda: io credo che la vera rivoluzione sta nella riorganizzazione del metodo di lavoro. E’ un metodo di lavoro vecchio ed antico, che va rivisto. Io credo che il direttore comprenderà e ci affiancherà in questo percorso”. 

Pietro Minardi

Redazione

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