Rapina a mano armata in un Centro Medico: tre presunti responsabili ai domiciliari

Rapina a mano armata in un Centro Medico: tre presunti responsabili ai domiciliari

PALERMO – La Polizia di Stato ha arrestato tre uomini responsabili, assieme a un quarto complice, di rapina a mano armata in un Centro Medico del capoluogo palermitano.

Nello specifico, l’1 settembre 2020, quattro giovani giunti a bordo di motocicli rubati, con il volto coperto e armati di coltello, minacciandoli di morte, hanno rapinato i cassieri del Centro di Radiologia Medica situato a Palermo in via Tommaso Marcellini, impossessandosi della somma di 2.055 euro.

L’immediata attività d’indagine, all’epoca avviata dagli investigatori del commissariato Pubblica Sicurezza Porta Nuova, ha consentito, attraverso l’acquisizione delle dichiarazioni rese dalle vittime e dai testimoni, dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza e dalle risultanze dei rilievi della Polizia scientifica, di identificare il pluripregiudicato G. M., che aveva partecipato alla rapina armato di coltello.

Per tale reato G.M., già il 29 settembre successivo alla rapina, è stato arrestato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere e successivamente portato nel carcere Pagliarelli.

Le successive indagini consistite in intercettazioni ambientali e telefoniche, grazie anche alla predisposizione di servizi articolati sul territorio, hanno consentito di identificare gli odierni arrestati in F.C., G.A., e F.M., tutti complici del G.M. nell’ideazione ed esecuzione della rapina.

Al termine delle operazioni di rito i tre arrestati sono stati accompagnati nel loro domicilio dove sono sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Giova precisare che gli odierni destinatari di misura restrittiva sono indiziati in merito al reato contestato e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.