PALERMO – Dopo il rito abbreviato chiesto dagli imputati dell’inchiesta antimafia Scrigno, la Corte d’Appello di Palermo ha emesso la sentenza.
Dieci condanne per 110 anni di carcere erano stati chiesti dal sostituto della procura generale, il pg Carlo Marzella.
I giudici d’Appello, però, hanno ridimensionato le richieste: 7 condanne per 65 anni e 6 mesi.
Dinanzi al Tribunale di Trapani è ancora in corso invece il procedimento col rito ordinario per gli indagati che non hanno scelto riti alternativi. Tra questi c’è l’ex deputato regionale del Pd, Paolo Ruggirello.
La Corte di Appello di Palermo ha condannato il boss Carmelo Salerno, che in primo grado era stato assolto.
Per Salerno, il cui nome è da ultimo comparso nell’indagine antimafia Hesperya di qualche giorno fa, contro di lui l’accusa di aver gestito un maxi traffico di cocaina, i giudici hanno accolto la richiesta del Pg, condannandolo a dodici anni.
Aumentate le condanne inflitte in primo grado a Franco e Pietro Virga, figli dell’ergastolano Vincenzo Virga. I fratelli Virga furono condannati a otto anni.
Adesso Pietro Virga è stato condannato a 19 anni e quattro mesi, suo fratello Franco a sedici anni e otto mesi.
L’ex consigliere comunale del Psi di Trapani, Franco Orlando è stato condannato in primo grado a cinque anni e quattro mesi, ora invece la pronuncia è di dodici anni e otto mesi.