Processo Kerkent, scattano 20 condanne contro clan agrigentino

Processo Kerkent, scattano 20 condanne contro clan agrigentino

AGRIGENTO – La Corte di Appello di Palermo, presieduta da Vittorio Anania, ha emesso 20 condanne nell’ambito del processo Kerkent.

Questa inchiesta, condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia sotto la guida del vicequestore Roberto Cilona, ha fatto luce sulla presa di potere da parte della famiglia mafiosa di Antonio Massimino.

La corte ha confermato la condanna di Massimino a 20 anni di reclusione, ma lo ha prosciolto dall’accusa di violenza sessuale che gli veniva contestata insieme a Salvatore Ganci, anch’esso prosciolto.

Il boss di Villaseta avrebbe riorganizzato il clan con estorsioni a tappeto e con un vasto traffico di cocaina.

Massimino, secondo l’ipotesi che non ha retto al vaglio del processo, insieme a un affiliato, avrebbe sequestrato la moglie del truffatore, che poi ha collaborato con gli inquirenti, e l’avrebbe palpeggiata per dargli una lezione.

Alcuni sconti di pena

La sentenza di Appello conferma in gran parte quella di primo grado, ma in alcuni casi ci sono stati sconti di pena.

Ad esempio, Giuseppe Messina, considerato il braccio destro di Massimino, è stato condannato a 12 anni rispetto ai 20 anni decisi in primo grado. Anche la pena di Andrea Puntorno è stata dimezzata, da 8 anni a 4 anni.

Condanne definitive

Le condanne definitive sono state emesse per Marco Davide Clemente (9 anni e 2 mesi), Sergio Cusumano (8 anni e 4 mesi), Alessio Di Nolfo (11 anni e 4 mesi), Eugenio Gibilaro (7 anni e 4 mesi), Domenico La Vardera (3 anni e 8 mesi), Gerlando Massimino (10 anni), Antonio Messina (9 anni e 4 mesi), Giuseppe Messina (12 anni, 10 mesi e 20 giorni), Calogero Rizzo (4 anni), Giuseppe Tornabene (8 anni e 4 mesi), Francesco Vetrano (16 anni e 1 mese), James Burgio (8 anni), Salvatore Capraro (9 anni), Fabio Contino (8 anni), Liborio Militello (8 anni) e Luca Siracusa (8 anni).

Assoluzioni definitive

Le assoluzioni definitive riguardano Salvatore Ganci, Pietro La Cara, Fracesco Di Stefano, Daniele Giallanza, Valentino Messina, Francesco Romano, Vincenzo Sanzo e Attilio Sciabica.

Il collegio difensivo è composto da avvocati come Giovanni Castronovo, Salvatore Pennica, Alfonso Neri, Daniele Re, Monica Malogioglio, Marco Aloisio, Salvatore Butera, Enrico Quattrocchi, Annalisa Russello, Riccardo Bellotta, Giuseppe Bagnato, Francesco Muzzozzappa, Gisella Spataro, Giuseppina Ganci e Salvatore Mondello.