Il presidente regionale Anffas: “Nascere disabili in Sicilia vuol dire nascere disabili due volte”

PALERMO – “Per quale motivo le persone con disabilità e i loro familiari, in Sicilia, sono riuscite a trovare un minimo di attenzione solo grazie al clamore mediatico?“. A chiederselo è Giuseppe Giardina, papà di una persona con disabilità e presidente di Anffas Sicilia, l’associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale.

Da anni – spiega Giardina – Anffas sollecita le istituzioni regionali e gli enti locali affinché i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari vengano concretamente garantiti. A nulla sono serviti convegni, corsi formativi, manifestazioni, richieste di incontro, intere giornate trascorse nelle sale di attesa, ora di questo ora di quell’assessore, dirigente o funzionario di turno, e finanche iniziative giudiziarie. Nella più assoluta indifferenza di una classe politica chiusa nei propri palazzi. Nel frattempo, la qualità di vita delle persone con disabilità in Sicilia ha continuato a peggiorare e le persone con disabilità ed i loro familiari sono stati ‘lasciati soli’ e nella più assoluta ‘disperazione’.  A poco o a nulla è servita, poi, la nomina del garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, che Anffas ha salutato con grande favore e speranza ma che, di fatto, non è stata e non viene messa in condizione di incidere concretamente in un ‘sistema’ sordo ad ogni sollecitazione ed istanza”.

E a poco – prosegue Giardina –  è servito, ad oggi, il tavolo attivato da Anffas con Anci, a livello regionale, proprio per affrontare tali criticità e formare il personale degli enti locali, principalmente a causa proprio della ‘latitanza’ dei vari assessorati regionali che dovevano comporre il tavolo stesso. Oggi è solo grazie agli sviluppi e ai risvolti della vicenda dei fratelli con disabilità di Palermo, portata alla ribalta dal programma ‘Le Iene’ e da ‘Pif’ che, finalmente, si sono accesi i riflettori su questa vergognosa situazione. Non vorremmo che le dimissioni dell’assessore Miccichè si trasformino nella classica ‘foglia di fico’ e dopo aver trovato il solito ‘agnello sacrificale’, tutto cambia per non cambiare nulla”. 

Il presidente regionale di Anffas aggiunge: “Siamo soddisfatti per il fatto che si siano finalmente accesi i riflettori sulle drammatiche condizioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie in Sicilia e sull’inerzia, ormai cronica, delle Istituzioni, ma allo stesso tempo, ci sconcertano le modalità di un Governo regionale che agisce solo di fronte alle emergenze, ma soprattutto agisce di impulso e in maniera estemporanea, senza avere d’occhio l’intero sistema e aprendo un confronto con chi gli capita o con chi gli conviene”.

Proprio per tale motivo – conclude Giardina – Anffas Onlus Sicilia, ancora una volta, chiede di essere chiamata a partecipare da parte delle Istituzioni regionali in qualità di organismo rappresentativo di innumerevoli famiglie sull’intero territorio regionale di cui conosce le concrete ed effettive esigenze e di cui può farsi efficace portavoce unitamente alle altre organizzazioni maggiormente rappresentative a livello regionale, per contribuire a trovare le giuste soluzioni che mettano al centro gli esclusivi interessi delle persone con disabilità”.