Pesce illegale: sequestro di 200 chili e sanzioni per 16mila euro

Pesce illegale: sequestro di 200 chili e sanzioni per 16mila euro

PALERMO – In seguito all’esito dei controlli effettuati sull’autostrada A29, che nei giorni scorsi hanno portato al sequestro di una tonnellata di prodotti ittici di varie specie e a sanzioni amministrative per un totale di 6.500 euro per violazioni al codice della strada, prosegue l’attività di controllo nei confronti dei rivenditori committenti della filiera di vendita di prodotti ittici.

L’attività posta in essere dagli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Sezione Polizia Stradale di Palermo e da personale della Guardia Costiera ha consentito di riscontrare responsabilità non solo sulle modalità di trasporto dei prodotti, ma anche sulla mancata tracciabilità degli stessi, identificando più di venti trasgressori.

In occasione di tali controlli, avvenuti all’interno del mercatino rionale di viale Campania, sono state riscontrate irregolarità sia al codice della strada, i veicoli utilizzati per il trasporto dei prodotti ittici erano privi della prescritta visita di revisione presentando, tra l’altro, modifiche alle caratteristiche costruttive senza il regolare aggiornamento della carta di circolazione, sia al D.Lgs. n. 04/2012 (modificato L. 154/2016) inerente la tracciabilità dei prodotti, diversa merce esposta alla vendita di fatto era priva di regolare documentazione di accompagnamento dal quale si potesse evincere la provenienza.

In un caso, a carico di un ambulante, è stata elevata una sanzione amministrativa per commercializzazione di tonno alalunga in tempi vietati. Complessivamente sono state elevate sanzioni per 16mila euro e sequestrati circa 200 chili di pesce.

Alle operazioni hanno contribuito i medici veterinari dell’Asp di Palermo che, giunti sul posto, hanno eseguito alcune prescrizioni in materia igienico sanitaria e hanno giudicato il prodotto ittico sequestrato idoneo al consumo alimentare, tanto da devolverlo in beneficenza a un istituto caritatevole nel palermitano; solo una partita di gambero argentino decongelato non ha superato il controllo ed è stato distrutto.