PALERMO – Prima prende a martellate ferendo a morte la badante venticinquenne della madre novantenne e poi, dopo anni, si suicida in carcere.
A trovare il corpo impiccato dell’uomo sono stati gli agenti penitenziari, ma per il detenuto non c’è stato nulla da fare. Il medico legale, intervenuto all’interno del penitenziario ha constatato la morte.
Ecco quanto è successo ad una famiglia apparentemente normale che non avrebbe mai immaginato tutto questo.
Sembra un incubo è invece è ciò che è accaduto a un uomo di 64 anni detenuto, in una sezione aperta, al carcere Pagliarelli. La tragica vicenda dell’assassinio della giovane romena risale al 19 novembre del 2011.
In sostanza l’uomo non accettava il lavoro svolto dalla giovane con la madre. Continue discussioni che hanno raggiunto l’acme quando la ragazza ha confessato di voler rientrare nel suo paese. Di li a poco, infatti, mentre la romena e l’anziana madre stavano dormendo nella stessa stanza, l’uomo è entrato e ha ripetutamente colpito con ferocia la badante con un martello.
Immediatamente la giovane venne ricoverata a Villa Sofia dove subì un delicato intervento chirurgico. Ma a nulla valsero le cure perché il sette dicembre morì.
Forse sono stati i sensi di colpa o forse il senso di solitudine. Resta solo tanto sangue che questa volta lascerà un tremendo ricordo.