PALERMO – La Polizia di Stato, segnatamente personale della Squadra Mobile di Palermo, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo nei confronti di F.A., e degli arresti domiciliari con controllo elettronico nei confronti di H.I., entrambi cittadini italiani, tutti con precedenti di polizia, ritenuti responsabili – a vario titolo – di rapina, lesioni personali e ricettazione aggravate in concorso.
Gli episodi contestati
L’attività investigativa ha riguardato nel complesso 6 episodi di rapina – di cui una tentata – due episodi di ricettazione ed altrettanti di lesioni personali aggravate, posti in essere in questo centro cittadino a partire dal 23 dicembre 2023 fino al 13 aprile.
Dalle evidenze investigative è emerso il coinvolgimento, in alcuni degli episodi d’interesse, di soggetti minori di età per le quali sono già state eseguite misure cautelari custodiali, di concerto con la locale Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.
Rapina tentata in farmacia “Di Mino”
L’indagine muove dalla rapina tentata nella farmacia “DI MINO”, in Piazza Ottavio Ziino, lo scorso 23 dicembre, quando due giovani travisati e vestiti di scuro – di cui uno indossante un solo guanto alla mano sinistra – dopo aver fatto accesso all’interno dell’esercizio commerciale, tentavano una violenta rapina che non andava a buon fine per via della presenza delle casse automatiche.
L’analisi delle immagini acquisite dal sistema di videosorveglianza ivi installato, condotta da personale della locale Squadra Mobile, nonché delle impronte papillari latenti rinvenute sul monitor della farmacia e sullo sportello di un’autovettura oggetto di furto, successivamente rinvenuta in via Guarrazzi, hanno confermato il coinvolgimento di F.A. nel delitto in questione e che il veicolo utilizzato per tentare la rapina fosse appunto quello rinvenuto dopo alcune ore nella predetta via.
Altri elementi utili ad avvalorare il quadro indiziario nei confronti di F.A. sono stati ricavati dall’analisi del traffico telefonico, le cui connessioni dati internet ne hanno certificato la presenza in orari compatibili nella zona ove insiste la farmacia assaltata.
Rapina al supermercato “Paghi poco”
Un altro episodio con modalità analoghe veniva realizzato il successivo 12 gennaio 2024, quando due soggetti con volto travisato, minacciando i dipendenti per mezzo di un grosso coltello da cucina, ponevano in essere una violenta rapina ai danni del supermercato “PAGHI POCO”, in via Eugenio l’Emiro, asportando dalle casse la somma di euro 1.400 euro in contanti.
Dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza, personale della locale Squadra Mobile ha notato delle singolari analogie con il tentativo di rapina nella farmacia “DI MINO” dello scorso 23 dicembre.
In particolare, si è accertato che l’abbigliamento utilizzato dai rei era lo stesso indossato per commettere il tentativo di rapina ai danni della farmacia, e che anche in quella circostanza uno dei rapinatori aveva utilizzato l’accortezza di coprire con un guanto la sola mano sinistra.
Parimenti in questo caso, l’analisi del tabulato del traffico telefonico ha certificato la presenza di F.A. sul luogo dell’evento in orari compatibili con quelli della rapina.
Terzo episodio
Un terzo episodio di rapina era quello del 15 gennaio ai danni dell’esercizio commerciale di vendita casalinghi “LE MILLE IDEE DEL TUO RISPARMIO”, in via Eugenio l’Emiro.
Anche in questo caso due soggetti col volto travisato – di cui uno armato di un grosso coltello da cucina e l’altro di una catena – dopo aver forzato la porta d’ingresso accedevano all’interno dell’esercizio minacciando i dipendenti presenti alle casse, facendosi consegnare la somma di 1.244,00 euro in contanti, dandosi poi alla fuga a bordo di un motociclo nelle loro disponibilità.
Grazie alla visione delle immagini tratte dai sistemi di videosorveglianza, comparata con l’analisi delle c.d. “fonti aperte”, è stato possibile acclarare che F.A., sul suo profilo TikTok, indossava gli stessi abiti del rapinatore armato di coltello.
Parimenti, gli accertamenti dattiloscopici effettuati su un’impronta rilevata sul luogo del delitto hanno consentito di stabilire che il frammento veniva rilasciato dalla mano destra di F.A.
Quarto, quinto e sesto episodio
Lo scorso 1 marzo 2024, invece, veniva registrata una rapina ai danni della sala scommesse “GOLDBET”, in via Eugenio l’Emiro. In quel caso, due individui col volto travisato facevano irruzione all’interno e, sotto la minaccia l’uno di un coltello e l’altro di una pistola, si facevano consegnare dai dipendenti la somma di 1.050 euro in contanti.
Il quinto e sesto episodio di rapina contestati venivano posti in essere nella mattinata del 13 aprile quando tre individui col volto travisato facevano accesso in rapida successione dapprima nella tabaccheria “SUTERA”, sita in Corso Calatafimi, e poi nel tabacchi “GIANNETTINO”, sito in piazza Ottavio Ziino.
In questi casi le modalità della rapina si rivelavano particolarmente efferate, in quanto in entrambi i casi uno dei malviventi – armato di una roncola dal manico di colore rosso – dopo aver minacciato invano i titolari per farsi consegnare il denaro, li colpiva più volte provocando – rispettivamente – lesioni ad una mano e lesioni gravi ad una gamba.
Penale responsabilità dei soggetti
L’analisi dei sistemi di videosorveglianza acquisiti sul luogo degli eventi, unita ai riscontri sulle impronte papillari latenti, hanno permesso di certificare la penale responsabilità – per i due episodi in argomento – sia di F.A. che di H.I., come concorrenti nel reato.
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.