PALERMO – L’emergenza allagamenti in Piazza della Pace, a Palermo, continua a preoccupare i residenti. Come abbiamo già documentato in precedenti occasioni, il cosiddetto palazzo di Dallas è soggetto spesso ad una invasione d’acqua delle proprie strutture sotterranee.
Ma questo non è un caso isolato. Sono diversi i palazzi in zona che hanno dovuto dotarsi di sistemi di drenaggio per evitare allagamenti. Tre di questi addirittura hanno deciso di adire alle vie legali, a causa dei
danni subiti. Gli abitanti dei palazzi in questione hanno basato la propria azione su una perizia geologica
eseguita dall’ingegnere Pietro Todaro.
IL CASO DI “DALLAS”
I residenti sono stati costretti ad arrangiarsi con delle pompe idrovore, che drenano l’acqua di falda giorno e notte. Dallas però costituisce un caso a parte, visto che il meccanismo drena acqua all’esterno del palazzo.
In particolare, i macchinari riversano il liquido nel sistema fognario di via Archimede, senza però trovare un degno deflusso, soprattutto nelle giornate di pioggia. Ciò provoca la formazione di un vero lago di acqua reflua, che si unisce ai rifiuti presenti in zona creando emanazioni non certo gradevoli. Il tutto, a poche centinaia di metri da due scuole (la Giacomo Serpotta e la Federico II) e a pochi passi dal centro di raccolta del quartiere.
Sull’argomento si era espressa anche la Protezione civile Comunale, per mezzo del parere dell’architetto Mereu, come riportato nel verbale del 12 settembre 2019. L’esponente aveva individuato come “unico accorgimento tecnico risolutivo il sistema di drenaggio e deflusso della falda, che deve essere messo in opera quanto prima”. Ma ad oggi, per i residenti del palazzo di Dallas, non è stata realizzata alcuna soluzione definitiva.
Le immagini video
Articolo, foto e video a cura di Pietro Minardi