PALERMO – “La rinuncia da parte di quattro famiglie all’assegnazione di una casa popolare confiscata a un mafioso è un gesto che non può essere sottovalutato e che richiede la massima attenzione da parte di tutti gli organi competenti. Un fatto inaccettabile che mina il lavoro costante e rigoroso delle istituzioni nella lotta contro la mafia e il ripristino della legalità“.
Lo dichiara l’assessore ai Beni confiscati e legalità del Comune di Palermo, Brigida Alaimo.
“Ci adopereremo – continua – affinché vengano effettuati tutti gli approfondimenti necessari per comprendere le ragioni di queste rinunce e per assicurare che non vi siano pressioni o intimidazioni mafiose dietro a tale decisione“.
“Ogni passo indietro nella restituzione alla collettività di beni confiscati rappresenta un affronto alla giustizia e alla memoria di chi ha sacrificato la propria vita per contrastare la mafia. L’Assessorato ai Beni Confiscati e alla Legalità del Comune di Palermo si impegna a seguire da vicino questa vicenda e a garantire che siano intraprese tutte le azioni necessarie per assicurare trasparenza e giustizia“, conclude.
#TgFlash del 2 novembre - EDIZIONE SERA 🕒 • Arrestati sei scafisti tunisini per…
CATANIA - Approfitta del buio della notte per rubare un motociclo caricandolo in macchina, ma viene…
PALERMO - Tragedia nel quartiere San Lorenzo, a Palermo, dove un uomo di 59 anni è…
SICILIA - Manca sempre meno alle vacanze natalizie e, secondo il report di jetcost.it, la maggior…
SCORDIA - Furto con escavatore nel Catanese. Nel mirino dei malviventi è finito l'atm dell'Unicredit…
STROMBOLI - Al via i primi interventi a Ginostra, nell'isola di Stromboli, dopo gli eventi…