PALERMO – Restano in carcere i fratelli Romano – Matteo e Domenico – accusati di aver ucciso a colpi di pistola Emanuele Burgio, 25enne morto nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 maggio in via dei Cassari nel quartiere della Vucciria a Palermo.
Il Tribunale del Riesame avrebbe infatti respinto i ricorsi presentati dai loro avvocati, Antonio Turrisi e Giovanni Castronovo. Il terzo indagato, Giovanni Battista, assistito dall’avvocato Vincenzo Giambruno, aveva invece rinunciato a presentare l’istanza di scarcerazione.
A incastrare principalmente i tre indagati sarebbero le immagini delle telecamere di videosorveglianza che ritraggono il momento dello sparo al petto del 25enne con il successivo inseguimento dello stesso, oltre che il “fuggi fuggi” dei presenti.
Domenico Romano sarebbe stato l’unico ad aver risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari, durante l’interrogatorio di garanzia. L’indagato avrebbe spiegato che ci sarebbero state delle dispute nei giorni precedenti tra suo figlio Giovanni Battista e la vittima.
Avrebbe anche aggiunto che sarebbe stato proprio Burgio a cercare lo scontro.
Immagine di repertorio
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