Omicidio Agostino, perquisizione a casa di Bruno Contrada. Il legale: “Non è indagato”

Omicidio Agostino, perquisizione a casa di Bruno Contrada. Il legale: “Non è indagato”

PALERMO – Una perquisizione a casa dell’ex numero due del Sisde, Bruno Contrada, è stata effettuata su disposizione della procura generale di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio dell’agente Nino Agostino, ucciso assieme alla moglie a Villagrazia di Carini nel 1989.

Per l’omicidio dell’agente sono iscritti nel registro degli indagati i boss Antonino Madonia e Gaetano Scotto. I titolari del fascicolo sono il procuratore generale Roberto Scarpinato e i sostituti Domenico Gozzo e Umberto De Giglio.

Nel corso della perquisizione a casa di Bruno Contrada gli inquirenti avrebbero sequestrato due album di foto risalenti al periodo in cui il poliziotto era a capo della mobile di Palermo, alcune carte processuali relative al processo dell’ex 007 e un memorandum con alcuni appunti sull’uccisione di Agostino.

Il legale di Contrada, Stefano Giordano, ha dichiarato che quella effettuata nella casa nell’ex numero due del Sisde è soltanto una perquisizione e che il suo assistito non sarebbe indagato.

Contrada venne condannato per concorso in associazione mafiosa con una pena di dieci anni, ottenendo la liberazione nel 2012 per fine pena. Nel 2015 la Corte di Strasburgo ha condannato lo Stato Italiano a versare 10 mila euro di danni morali a Contrada. Secondo i giudici, infatti, l’uomo andava condannato.