PALERMO – Un litigio dovuto ad un incidente stradale? Forse una pista mafiosa? O qualcosa inerente alla droga? Sono ancora tutte aperte le piste che possono condurre all’omicidio di ieri in via Imperatrice Costanza, alla Zisa, di Giuseppe Incontrera, 45enne morto in ospedale dopo tre colpi di arma da fuoco.
La vittima era un disoccupato con precedenti per rapine e spaccio di droga, sposato e con tre figli, e consuocero di Giuseppe Di Giovanni, fratello di Gregorio e Tommaso, boss al comando di Porta Nuova.
L’uomo sembrerebbe che dopo aver preso un caffè nel bar vicino casa, sarebbe salito su una bici elettrica entrando in via Imperatrice Costanza, luogo in cui è stato raggiunto da vari colpi di una pistola di piccolo calibro. Nessun testimone dell’omicidio.
Gli inquirenti inizialmente pensavano si trattasse di un incidente stradale finito con una lite degenerata con dei colpi di arma da fuoco, ma indagando sulla vita dell’uomo la droga sembrerebbe un movente molto più plausibile e concreto, pertanto l’indagine è passata in mano alla Dda, coordinata da Paolo Guido e dal pm Gaspare Spedale.
La vittima, imparentata con i boss di Porta Nuova Di Giovanni, avrebbe assunto anche un ruolo importante nel mandamento (circostanza che troverebbe riscontro nel racconto di alcuni pentiti) che gli avrebbe procurato non pochi nemici. Dietro al delitto potrebbe esserci, dunque, una faida legata al clan.
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