PALERMO – E’ morto a 82 anni il conte Lucio Tasca d’Almerita, ambasciatore del vino siciliano nel mondo.
Alla tenuta madre, Regaleali – un’isola verde al centro della Sicilia, nell’antica Contea di Sclafani – negli anni si sono aggiunte Capofaro, a Salina, nell’arcipelago delle Eolie; Tascante sull’Etna; la storica tenuta Whitaker nell’antica isola Mozia; e Sallier de La Tour, a Monreale.
Agli inizi degli anni ’80 ha voluto confrontarsi con le grandi varietà francesi e le degustazioni in giro per il mondo.
Dopo aver convinto suo padre, ha cominciato a fare vini come Cabernet e Chardonnay e ad utilizzare barriques di rovere francese per l’invecchiamento, presse soffici per la vinificazione, potatura corta, e dimostrando al mondo la capacità della Sicilia di produrre vini di qualità e longevi.
La sua missione è sempre stata quella di promuovere e migliorare la produzione e lo sviluppo imprenditoriale della Sicilia, al fine di rafforzare la competitività della regione e del paese all’interno del mercato mondiale.
LE REAZIONI
“Palermo saluta oggi per sempre Lucio Tasca, lungimirante imprenditore del vino che ha fatto della Sicilia un brand internazionale. In questo momento di dolore, a nome mio e di tutta la città esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia Tasca“, dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
“Sono profondamente addolorato per la scomparsa del conte Lucio Tasca d’Almerita – ha detto Miccichè -. Innamorato della sua terra, con lui se ne va un’icona storica della nostra città, un punto di riferimento internazionale della migliore imprenditoria siciliana. Porgo alla sua famiglia le più sentite condoglianze da parte mia e del Consiglio di presidenza dell’Ars”.