PALERMO – È morto all’età di 95 anni uno dei maggiori esponenti della sinistra siciliana del secolo scorso. Nicolò Cipolla, ex senatore del Pci, dopo la caduta del fascismo, nel 1944, aderì al partito socialista e riaprì la camera del Lavoro di Palermo insieme al segretario generale Cesare Sessa.
Dopo essere entrato in conflitto con il sindaco di Palermo, e per colpa di alcuni contrasti all’interno dello stesso Partito socialista, passò al Pci. Negli anni ’50 si rese protagonista delle rivolte contadine nel corleonese con l’appoggio di Pio la Torre. Successivamente divenne deputato regionale e dal 72 al 76 rappresentò anche gli italiani all’interno del Parlamento Europeo. Infine nell’1981 fondò il Crepes (“Centro studi di politica economica in Sicilia”).
Grande la tristezza del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha ricordato il suo instancabile impegno sia come sindacalista che come politico, frutto di entusiasmo, energia e lucidità. Il primo cittadino ha continuato ricordando come le sue battaglie abbiano coinvolto tutti gli ambiti: dai diritti dei lavoratori alla tutela dell’ambiente, dalla difesa della Costituzione democratica e antifascista alla tutela dei beni comuni. Una fonte di ispirazione per molti giovani, di cui la città di Palermo sentirà la mancanza.