Minacciata la professoressa che ha denunciato la preside Daniela Lo Verde

PALERMO – È stata minacciata la professoressa che ha denunciato la preside della scuola “Giovanni Falcone” Daniela Lo Verde, arrestata e sottoposta ai domiciliari con l’accusa di corruzione e peculato. L’insegnante avrebbe ricevuto un chiaro avvertimento da parte di un uomo dal volto coperto, che per strada l’avrebbe affiancata con un monopattino. La donna ricopre un ruolo di spicco nell’arresto della Dirigente scolastica perché sarebbe stata proprio lei, attraverso sue rivelazioni, a mettere in luce i sospetti da cui è scaturita l’inchiesta.

La ricostruzione

Daniela Lo Verde, insignita anche del titolo di cavaliere della Repubblica, si sarebbe appropriata, con la complicità del vicepreside, anche lui arrestato, di cibo per la mensa dell’istituto scolastico, computer, tablet e iPhone destinati agli alunni e acquistati con i finanziamenti europei.

La lista degli indagati però non finisce qui: si aggiungono a loro, già posti ai domiciliari, altri 9 indagati a piede libero: si tratta di docenti e collaboratori su cui gravano le stesse accuse degli altri tre soggetti.

Le intercettazioni

Dalle intercettazioni, inoltre, emerge che la donna si riforniva esclusivamente di pc e tablet da un unico negozio, ottenendo i preventivi delle ditte concorrenti attraverso la dipendente del negozio, la quale avrebbe ottenuto favori come iPhone per sé e le figlie.

Di fatto, l’attività commerciale in questione era l’unico fornitore della scuola. La Lo Verde, considerata una preside di frontiera in un quartiere difficile, dovrà ora rispondere delle accuse mosse contro di lei.

Sequestrato il materiale rubato: lo sgomento di Lagalla 

Il sindaco di PalermoRoberto Lagalla, ha affermato: “Rimango sgomento nell’apprendere la notizia dell’arresto della preside dell’Istituto comprensivo ‘Giovanni Falcone’, Daniela Lo Verde, che, durante il mio incarico di assessore regionale all’istruzione, ho conosciuto come dirigente scolastica particolarmente dedita al suo lavoro. Alla luce degli odierni accadimenti, è doveroso che le indagini abbiano il loro corso e confido che esse possano inequivocabilmente chiarire i fatti, per il bene della comunità studentesca e della scuola, da sempre importante punto di riferimento civile e sociale del difficile quartiere Zen 2“.

In foto Daniela Lo Verde