PALERMO – “O si sta contro la mafia o si è complici, non ci sono alternative“, sono le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel bunker dell’Ucciardone per l’anniversario della strage di Capaci.
“È sempre di grande significato ritrovarsi nel bunker, un luogo di grande valenza simbolica, dove lo Stato ha assestato importanti colpi alla mafia. La mafia esiste ancora, non è stata sconfitta. È necessario tenere sempre attenzione alta e vigile da parte dello Stato“, ha osservato ancora Mattarella.
“La credibilità della magistratura e la capacita di riscuotere fiducia è imprescindibile per lo svolgimento della vita della Repubblica: gli strumenti non mancano, si prosegua a fare luce su ombre e sospetti: si affrontino in maniera decisiva i progetti di riforma“.
“Sentimenti di contrapposizione, contese, polemiche all’interno della magistratura minano il prestigio e l’autorevolezza dell’organo giudiziario“, ha detto ancora Sergio Mattarella.
La cerimonia di stamattina si è aperta al porto di Palermo con l’inno di Mameli eseguito dall’orchestra degli studenti del magistrale Regina Margherita nel porto. Presenti, nella banchina, Maria Falcone, sorella del giudice ucciso e il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.
Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, accompagnata dal capo della Polizia Lamberto Giannini, hanno deposto una corona d’alloro alla stele commemorativa di Capaci, sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, in ricordo delle vittime dell’attentato di matrice mafiosa.
Fonte foto: Ansa.it