Maltempo (non previsto) si abbatte sul Palermitano; voli dirottati all’aeroporto di Catania

Maltempo (non previsto) si abbatte sul Palermitano; voli dirottati all’aeroporto di Catania

PALERMO – Pomeriggio di maltempo nel Palermitano, dove una bomba d’acqua si è abbattuta sulla costa occidentale e ha interessato anche diversi comuni della provincia.

La situazione nel capoluogo siciliano

Poco prima delle 13, la città è stata colpita da un forte acquazzone, accompagnato da raffiche di vento e tuoni. Il cambiamento del tempo è stato improvviso, con il cielo che si è oscurato rapidamente e la temperatura che è scesa bruscamente.

Strade allagate soprattutto nella zona occidentale a Mondello, Partanna Mondello e via Ugo La Malfa. Caduti diversi millimetri di pioggia.

Nubifragi nei comuni del Palermitano

La situazione non è delle migliori nemmeno nei comuni palermitani che si trovano sulla costa occidentale dell’isola. Strade dissestate a Marineo e allagate a Bolognetta, Misilmeri e Belmonte Mezzagno. I Vigili del Fuoco sono intervenuti a Carini per liberare alcuni automobilisti bloccati dalla pioggia.

Voli dirottati a causa del maltempo

Disagi anche per i viaggiatori: quattro voli sono stati dirottati dallo scalo Falcone Borsellino di Palermo all’aeroporto di Catania. I voli deviati nello scalo catanese sono quello della Lufthansa delle 11 da Monaco, il PisaPalermo della Ryanair delle 12, il volo da Memmingen della Ryanair delle 12 e il NapoliPalermo della Ryanair delle 12,20.

A comunicarlo è Gesap nei suoi canali social.

Il maltempo non era previsto: cosa dicono gli esperti

Secondo quanto comunicano gli esperti, “il transito di un cavo d’onda depressionario sul Mar Tirreno sta favorendo l’insorgere dell’instabilità attuale. C’erano maggiori possibilità di fenomeni in mare aperto per la presenza di indici temporaleschi anche marcati (CAPE INDEX oltre i 2000 J/kg con CIN praticamente assente). I valori di DSL (differenza nella velocità e nella direzione del vento tra i 500 metri e 6 chilometri di altezza) intorno ai 15 m/s erano favorevoli allo sviluppo di celle temporalesche anche intense. Tuttavia avevamo menzionato la possibilità che il maltempo riuscisse a giungere anche sulla terraferma”.

Le aree con tali valori – proseguono – si trovavamo maggiormente in mare aperto e le correnti in quota soffiano dai quadranti occidentali. E così, la miccia per le nostre aree è giunta grazie ad una convergenza di venti al suolo (si prevista ma anche questa con differenze spazio-temporali assai diverse tra i vari modelli meteorologici). Quando masse d’aria convergono, l’aria viene costretta a sollevarsi, generando instabilità atmosferica che, in questo caso, trae maggiore energia proprio dallo “scontro” tra correnti miti nei bassi strati in risalita da sud-ovest e le brezze marine che trasportano ulteriore umidità dal mare”.

“Ecco perchè sono proprio le aree poste più a nord (fin dove le brezze si riescono a spingere) quelle maggiormente interessate dai fenomeni in questa fase. Probabilmente, stavolta, non ci siamo “sbilanciati” abbastanza ma ricordiamo che bisogna anche leggere i nostri editoriali/previsioni non soffermandosi solamente alle immagini in allegato (che ricoprono le 24h giornaliere)”.

Foto di repertorio