PALERMO – Tornano i disagi a Palermo e provincia dove, a causa del maltempo, è divenuta torbida l’acqua in uscita dalla diga Poma, che alimenta i principali centri abitati. Tali condizioni potrebbero provare non pochi problemi alla cittadinanza nell’accesso ad acqua potabile e pulita.
Prosegue da parte dei tecnici dell’AMAP l’attività di monitoraggio della qualità dell’acqua in uscita dalla diga Poma. Si è riscontrato un ulteriore peggioramento della torbidità dell’acqua, che ha superato i 100mila NTU (il valore massimo consentito per l’avvio agli impianti è 150).
Poiché nella tarda serata di ieri si è esaurita la riserva di circa 50mila metri cubi di acqua del “vascone” utilizzato per le emergenza in prossimità del potabilizzatore Jato di Partinico, lo stesso impianto è stato del tutto fermato con la conseguente progressiva diminuzione, fino all’interruzione, dell’erogazione idrica tramite l’omonimo acquedotto.
Tramite operazioni di redistribuzione delle risorse attualmente disponibili, l’AMAP sta assicurando la fornitura idrica a tutti i Comuni della fascia costiera e a tutti i quartieri di Palermo, sia pure con portate ridotte, rendendo per il momento non necessario il ricorso al piano di emergenza con la turnazione, che potrebbe però rendersi irrinunciabile se la situazione non dovesse migliorare.
Già dalla giornata di oggi si manifestano quindi cali di pressione nei distretti del capoluogo della fascia pedemontana (Villagrazia, Boccadifalco, Rocca, Calatafimi Alta, SS. Mediatrice, Molara, Borgo Nuovo e CEP) e nei distretti Calatafimi Bassa, Zisa, Noce-Uditore-Perpignano, Galletti-Bandita-Favara.
Analogamente, un calo di pressione si manifesta e si manifesterà nelle prossime ore in tutti i comuni della fascia costiera nord-occidentale (Capaci, Isola delle Femmine, Carini, Terrasini, e zone esterne di Trappeto e Balestrate) e della fascia sud-orientale (Villabate, Ficarazzi, Bagheria, Santa Flavia).
La rimodulazione delle portate idriche nei vari adduttori determinerà, altresì, inevitabili cali di pressione e ripercussioni nelle utenze e nei comuni serviti dal Canale di Scillato (Sciara e Casteldaccia).
“L’azienda è costantemente impegnata a monitorare la situazione – dichiara l’amministratore unico di Amap Alessandro Di Martino – e nei necessari contatti con tutte le istituzioni coinvolte perché i disagi per i cittadini siano ridotti al minimo. Anche per questo, abbiamo avviato una interlocuzione con il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, gestore dell’invaso Poma, al fine di potere valutare eventuali manovre straordinarie che permettano di superare la criticità in corso”.
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