PALERMO – Trema il mondo mafioso di Cosa Nostra: nelle scorse ore è emersa la notizia secondo cui il boss palermitano Gaetano Fontana, figlio del noto “padrino” Stefano, avrebbe deciso di diventare collaboratore di giustizia.
Appartenente a una delle famiglie mafiose più note e socialmente pericolose della provincia di Palermo, della zona di Acquasanta in particolare, Fontana avrebbe iniziato a lavorare con gli inquirenti.
L’uomo, considerato un punto di riferimento per gli aspiranti “uomini d’onore” dell’Acquasanta, era stato arrestato nell’ambito di una delle tante operazioni antimafia del capoluogo regionale. Anche in carcere, avrebbe mantenuto il suo ruolo da boss mafioso, fino all’improvvisa notizia del pentimento.
Nonostante il trasferimento di molti membri della famiglia a Milano, sono tanti i contatti del clan Fontana con l’imprenditoria, locale e non, emersi nel corso degli anni. E tante altre informazioni finora taciute potrebbero emergere prossimamente in seguito ai colloqui del boss con le forze dell’ordine.
Dopo il blitz antimafia all’Acquasanta, erano scaturite indagini su ben 84 individui. Lo stesso Gaetano Fontana era stato destinatario di un importante sequestro. Negli scorsi giorni, il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia, Salvatore De Luca, aveva depositato l’avviso di conclusione indagini sull’operazione eseguita lo scorso maggio e proseguita nei mesi successivi.
Immagine di repertorio
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