PALERMO – “Da una settimana circa Rosario Crocetta viene contrabbandato sui media come un silenzioso concorrente morale dell’ipotizzato tentativo di rimuovere Lucia Borsellino da assessorato alla Sanità con metodi che potrei definire stragisti”. Usa questa espressione durissima Vincenzo Lo Re, il legale del presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, che in una conferenza stampa a Palermo rilancia la polemica sulla figlia del giudice assassinato nella strage di via D’Amelio.
Lo Re ha specificato che la richiesta danni riguarderà ”L’editore de L’Espresso, il direttore del settimanale, e i due giornalisti che hanno scritto l’articolo in cui si parla della telefonata tra Tutino e Crocetta”.
Una parte dell’eventuale ricavato dalla causa sarà dato in beneficenza, ha detto. ”L’omessa vigilanza e l’omessa verifica sulla veridicità di questa intercettazione – ha spiegato Lo Re – ha letteralmente distrutto e massacrato l’immagine personale, politica e professionale di Rosario Crocetta”.
”L’Espresso – ha aggiunto – si è difeso dicendo che l’intercettazione è secretata. Ma la secretazione è un decreto del pm, lo stesso che più volte ha smentito l’esistenza dell’intercettazione sia ambientale che telefonica”.
Il legale ha ricordato in apertura di conferenza stampa ”l’impegno antimafia del presidente della Regione siciliana che è stato minacciato di morte e ha subito intimidazioni pesanti”.
“Non penso che ci sia dietro la mafia, o i servizi segreti deviati, non credo ai dossieraggi, non credo al giornalismo ad orologeria, ma in questo caso ci sta per mettere in difficoltà Crocetta nella settimana in cui si commemora Borsellino”.
E incalza: “Faremo un’azione risarcitoria civile, questa volta da un milione di euro, anche nei confronti del giornalista Pietrangelo Buttafuoco per l’articolo pubblicato nei giorni scorsi sul Fatto quotidiano”. Nell’articolo pubblicato sul Fatto quotidiano, Buttafuoco aveva raccontato un retroscena dopo l’elezione di Crocetta a Governatore, quando il mecenate Antonio Presti lo avrebbe chiamato “Bottana’”. Nei confronti di Maurizio Gasparri, l’avvocato Lo Re ha invece annunciato un’azione penale, per quanto detto dal senatore nei confronti di Crocetta nei suoi comunicati.
“Non c’è alcun giallo sull’intercettazione pubblicata da L’Espresso: non si possono mettere sullo stesso piano le dichiarazioni del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi (che smentisce l’esistenza della frase attribuita al medico Matteo Tutino, riportata dal giornale e quelle di un tale Luigi Vicinanza”, (direttore de L’Espresso).
La partita è, dunque, ancora tutta da giocare.
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