PALERMO – La Polizia di Stato stamane ha arrestato in località Altofonte Giuseppe Di Maria nato a Palermo il 24 gennaio 1974, soggetto destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo in data 3 febbraio 2022, per le quali deve scontare un cumulo di pene ammontanti a 12 anni e 8 mesi.
Giuseppe Di Maria è stato riconosciuto in via definitiva quale appartenente ad una associazione a
delinquere finalizzata ai delitti di estorsione, riciclaggio e ricettazione.
L’uomo, pluripregiudicato, nel febbraio del 2022, si era sottratto alla custodia evadendo dagli arresti domiciliari nel comune di Ficarazzi e rendendosi irreperibile, ha fatto perdere le proprie tracce avvalendosi della collaborazione dei propri congiunti e di taluni soggetti a lui vicini per i quali in atto sono ancora in svolgimento ulteriori accertamenti.
Al fine del suo rintraccio, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Brancaccio” ha avviato le attività di indagine dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Giorgia Spiri.
L’attività esperita, consistita in servizi di pedinamento e appostamenti, effettuati anche nelle ore notturne, supportata da attività tecnica, ha consentito di individuare nel comune di Altofonte il luogo
ove Giuseppe Di Maria stava trascorrendo la latitanza e da dove, comunque, partiva ogni mattina per raggiungere Palermo, ove continuava a svolgere regolarmente l’attività di meccanico.
Nella mattinata odierna personale dipendente del Commissariato, effettuato un capillare servizio di appostamento lungo il tratto stradale che da Altofonte porta a Palermo, sulla strada provinciale n. 5 all’altezza dello svincolo SS 124, ha individuato Giuseppe Di Maria a bordo di una autovettura Fiat Punto di colore bianco.
Una volta individuato, lo stesso è stato pedinato fino al centro abitato, allorquando il personale lo ha
bloccato in sicurezza e senza clamore. Il soggetto non ha opposto resistenza e ha ammesso di essere il
Giuseppe Di Maria facendosi ammanettare per essere condotto negli Uffici.
Dopo le formalità di rito è stato rinchiuso nel carcere Pagliarelli-Lo Russo.
Le indagini proseguono alla ricerca di eventuali correi.
Foto di repertorio