PALERMO – Si costituisce Aldo Nuvola, l’ex parroco della Chiesa “Regina Pacis “di Palermo, che ieri ha visto confermata dalla cassazione la condanna a 5 anni e 10 mesi di reclusione. L’entità della sua condanna è rimasta quasi del tutto invariata nei vari gradi di giudizio passando dai 6 anni in primo grado, ai 5 e 10 mesi confermati dalla cassazione. Appena dopo l’arresto il parroco venne, inoltre, sospeso a Divinis.
L’allora sacerdote era stato incastrato da alcune intercettazioni inerenti alle indagini sull’omicidio dell’imprenditore Massimo Pandolfo, ucciso nell’aprile del 2013. A insospettire gli investigatori, una telefonata tra il diciassettenne accusato dell’omicidio e Don Nuvola. Durante la chiamata il giovane chiedeva aiuto al parroco.
Messo alle strette dagli investigatori il 17enne ha poi confessato il suo rapporto con il sacerdote. Da quel momento sarebbero partite poi le indagini sullo stesso padre Nuvola che avevano portato alla luce un vero e proprio “giro di prostituzione minorile”.