Invasione di cinghiali nei vigneti, imprenditore disperato: “Oltre 700 mila euro di danni negli ultimi 5 anni”

Invasione di cinghiali nei vigneti, imprenditore disperato: “Oltre 700 mila euro di danni negli ultimi 5 anni”

PALERMO È invasione di cinghiali nel Palermitano, dove un imprenditore di Contrada Rocca Bianca ha chiesto aiuto alle Autorità per frenare una situazione per cui avrebbe perso finora oltre 700mila euro.

I cinghiali giorno dopo giorno si stanno mangiando l’uva che serve per produrre il mio vino da vendere al pubblico. Hanno già fatto oltre 700 mila euro di danni negli ultimi 5 anni. Ho chiesto aiuto alle istituzioni pubbliche, ma nessuno vuole darmi una mano“, dichiara il titolare delle Buceci vini, Francesco Calderone.

Danni incurabili

Sono andati perduti solo nel 2024 – si legge nel documento spedito dall’imprenditore alle Autorità – sul fronte delle uve: Nero d’Avola per un danno del 75 per cento sul totale della coltivazione, Pinot nero per un danno del 25 per cento, Catarratto per un danno del 30 per cento, Syrah per un danno del 15 per cento, Nerello mascalese per un danno del 40 per cento, Inzolla per un danno del 40 per cento“.

Problemi non solo per il vino

Una situazione “che comporterà problemi non solo per la produzione del vino, ma anche per i lavoratori che nonostante l’impegno giorno e notte nel cercare di cacciare i cinghiali dall’area coltivata, non riescono a fare fronte alle decine e decine di animali pericolosi, per la loro aggressività e capacità di distruggere tutte le recinzioni e i dissuasori elettrici a protezione delle colture”.

Il silenzio delle Autorità

Nessuna risposta – denuncia Calderone – è stata data alle mie mail pec e sono disperato, perché mi sento un cittadino che paga le tasse e abbandonato dallo Stato“.

I cinghiali invadono le mie vigne e mangiano e distruggono tutto quello che trovano nel loro cammino. Non posso farli cacciare io e a catturarli o abbatterli devono pensarci le istituzioni adibite. Ho diritto a un forte risarcimento e la Regione siciliana ne dovrà rispondere di fronte ai magistrati”.