PALERMO – L’ippodromo di Palermo rimane chiuso. La decisione arriva dopo la respinta da parte del Tar di Palermo del ricorso da parte dell’Ires (Istituto di Studi e Ricerche Economiche e Sociali) del capoluogo siciliano, che richiedeva l’annullamento dell’interdittiva antimafia per l’impianto emessa dal prefetto.
Le indagini del carabinieri hanno confermato quindi l’esistenza di infiltrazioni mafiose all’interno dell’ippodromo, vidimata anche dall’interdittiva, che secondo i giudici amministrativi mostra l’interesse delle famiglie dei mandamenti di San Lorenzo e Tommaso Natale.
Oltre a ciò, viene rilevato come sia presente Cosa Nostra nella gestione dell’attività. L’ordinanza di custodia cautelare del dicembre 2017 mostra questo aspetto e secondo le indagini dei carabinieri a essere pilotate sarebbero state le scommesse per permettere all’organizzazione criminale di fare cassa.
Un referente controllava la struttura attraverso il versamento di una somma in denaro con cadenza mensile alla famiglia della Resuttana.
Immagine di repertorio
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