PALERMO – Dopo trent’anni di battaglie, è arrivato il momento di abbattere l’ecomostro Zotta, situato lungo la costa di Sferracavallo. La struttura, originariamente concepita come centro di soccorso in mare, ha incontrato fin dall’inizio una serie di problemi strutturali e amministrativi.
Al via i lavori dopo anni di battaglie
A causa della mancanza di requisiti di sicurezza, il progetto non ha mai ricevuto l’approvazione definitiva, portando al progressivo degrado dell’edificio.
Il consigliere comunale Antonino Randazzo, capogruppo del Movimento 5 stelle, ha espresso soddisfazione sull’inizio dei lavori di abbattimento della struttura. “Dopo anni di battaglie finalmente si cancellerà un’opera mai utilizzata che da tanto tempo deturpa il paesaggio“.
Randazzo: “Obiettivo raggiunto grazie a Varrica e M5S”
Negli ultimi undici anni, il Comitato Cittadino “Il Mare di Sferracavallo” ha promosso numerose iniziative per districare il complesso nodo burocratico che impediva di trovare una soluzione concreta alla vicenda. Finalmente, nel 2016, è stato possibile raggiungere un accordo tra tutte le parti coinvolte, che ha portato a una decisione condivisa: la demolizione.
Tre anni fa, Adriano Varrica, allora deputato nazionale del Movimento 5 Stelle e oggi deputato all’ARS, ha avviato le pratiche per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione del progetto di abbattimento.
“Da tanti anni la borgata di Sferracavallo e il Comitato chiedeva l’abbattimento dell’ecomostro. È un obiettivo che come Movimento 5 Stelle abbiamo raggiunto grazie al lavoro del nostro deputato regionale Adriano Varrica”.