PALERMO – Otto ore di sciopero in tutti i cantieri e in tutti i siti di Fincantieri: a proclamarlo per lunedì 12 dicembre sono stai i sindacati nazionali di Fiom e Uilm e territoriali dei metalmeccanici, Palermo in testa, a seguito dell’incidente sul lavoro avvenuto nello stabilimento Fincantieri di Palermo nei giorni scorsi, e che è costato la vita a un operaio di 61 anni, Angelo Salamone, dipendente di una ditta dell’indotto, la Doro Maris, poi deceduto in ospedale.
“Continuiamo ad assistere a tragedie senza fine – scrivono in una nota i sindacati delle segreterie territoriali di Palermo di Fiom, Uilm, Uglm e Failms -. Un altro morto del dovere che non tornerà a casa dal suo turno di lavoro. Non vorremmo mai apprendere notizie del genere. Purtroppo, constatiamo che si continua a morire nei luoghi di lavoro, e questo è inaccettabile“.
“Chiediamo, al fine di contenere questa strage, l’assunzione di diecimila ispettori del lavoro, di dare maggiori poteri ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, l ‘istituzione di una procura nazionale per indagare gli incidenti sul lavoro“, dice il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Frank Ferlisi.
“Quando potremo smettere di contare tutti questi morti? Diciamo basta a questa strage silenziosa e denunciamo, ancora una volta, che manca la sicurezza nei luoghi di lavoro ed è necessaria la formazione e la formazione tutti i lavoratori“, afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia e Area Vasta.
“Ad ogni evento così tragico restiamo senza parole, non è possibile che ancora un altro lavoratore ieri sera non abbia fatto ritorno a casa“, affermano Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani.
Il segretario regionale Ugl Metalmeccanici Angelo Mazzeo dice: “Siamo sconvolti per l’accaduto e ci uniamo al cordoglio per questa ennesima vittima di una strage ormai inaccettabile, esprimendo anche le più sentite condoglianze ai familiari di Angelo Salamone“.
In foto la vittima