PALERMO – L’ospedale Villa Sofia Cervello di Palermo è stato condannato a risarcire una donna di 73 anni che, in ospedale per un prelievo, sarebbe scivolata su un gradino, rompendosi il femore. La decisione arriva dal giudice della terza sezione civile di Palermo, Adriana Pandolfo che ha condannato l’azienda a risarcire la donna con 50 mila euro.
Anziana scivola su un gradino in ospedale e si rompe il femore
I fatti risalgono al 27 maggio del 2021. Stando a quanto si apprende, l’anziana era andata al Villa Sofia per fare un prelievo di sangue in vista di un intervento agli occhi. In seguito, la caduta che ha causato la rottura del femore, il tutto per un gradino in marmo reso scivoloso dalla pioggia all’interno dell’ospedale.
I parenti hanno evidenziato che ad aver reso la situazione più complicata è stata la mancanza di ringhiere e strisce antiscivolo.
Ospedale condannato al risarcimento
Ad aver assistito la donna gli avvocati Cesare Leone e Marco Passalacqua. Per il giudice, all’esito del dibattimento, “è stata raggiunta la prova dell’evento di danno e della sua riconducibilità causale ad un bene di pertinenza dell’azienda ospedaliera convenuta, che nell’occasione si presentava in condizioni tali da rappresentare un pericolo per l’utenza“.
L’ospedale ha sostenuto che per quel giorno non vi era alcuna visita o prelievo ematico prevista per la 73enne. Ciononostante, per la giudice Pandolfo “è pacifico che la caduta sia avvenuta all’interno dell’azienda convenuta, risultando quindi irrilevante il motivo per cui la signora si trovasse in quei luoghi“.




