Filma formiche in ospedale e muore qualche giorno dopo: indagati 12 sanitari

PALERMO – Aperta dalla Procura un’inchiesta dopo la denuncia dei familiari dell’uomo morto dopo essere stato ricoverato in ospedale, in un reparto assalito dalle formiche.

Vincenzo Oliveri aveva 70 anni e per due mesi è stato ricoverato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo. Durante il suo ricovero aveva raccontato e documentato con dei video l’invasione delle formiche all’interno della corsia, oltre alla presenza di sanitari rotti e porte danneggiate.

La notizia arriva direttamente dal giornale Repubblica Palermo, alla cui redazione erano stati inviati i video per allertare i cittadini e i carabinieri del Nas, che avrebbero potuto risolvere la situazione di precarietà in cui si trova l’ospedale.

Tre settimane dopo esser stato dimesso e aver inviato i video, Vincenzo Olivieri è morto nel reparto Rianimazione di un altro ospedale, il “Cervello”. L’uomo, infatti, si era sentito nuovamente male e l’ambulanza lo aveva trasportato immediatamente in ospedale già in gravissime condizioni, tanto da non poter far nulla per salvarlo.

Da quanto riporta l’ANSA, i familiari della vittima hanno denunciato le malsane condizioni igienico sanitarie ed errori terapeutici che avrebbero aggravato le condizioni di salute del parente. A seguito delle indagini, sono stati così indagati per omicidio colposo ben 12 sanitari dell’ospedale Civico di Palermo

Secondo quanto raccontato dai figli della vittima, il padre avrebbe subito un trapianto di midollo nel 1998 ed era costretto a ricorrere all’ossigeno a causa di una broncopatia cronica, oltre ad essere affetto da diabete. Dopo una crisi, sarebbe stato ricoverato per circa due mesi (dal 9 giugno al 3 agosto) durante i quali avrebbe contratto l’Acineto bacter, un batterio pericoloso che avrebbe peggiorato le condizioni respiratorie.

Alle pesanti accuse mosse dalla famiglia, il direttore sanitario Giorgio Trizzino avrebbe risposto di aver provveduto a tre disinfestazioni dopo le segnalazioni ricevute, e all’inizio di settembre, i carabinieri, dopo un’attenta perquisizione, hanno potuto constatare l’assenza delle formiche.