PALERMO – In occasione del 400esimo Festino di Santa Rosalia, celebrato a Palermo dal 10 al 15 luglio, i carabinieri del Gruppo di Monreale, in supporto ai colleghi del Gruppo di Palermo, hanno attuato un servizio straordinario di controllo del territorio durante il fine settimana appena trascorso, quando si è registrata la maggiore affluenza di persone.
Questa operazione, mirata a garantire che i festeggiamenti si svolgessero in sicurezza e nel rispetto della legalità, ha visto un massiccio dispiegamento di forze e un impegno incessante da parte di tutte le articolazioni di sicurezza presenti sul territorio.
I controlli durante il Festino di Santa Rosalia
Durante i tre giorni di maggiore affluenza, i carabinieri hanno lavorato senza sosta su diversi fronti per assicurare il regolare svolgimento di tutte le attività in programma.
Per quanto riguarda i controlli alla circolazione stradale, i militari hanno effettuato numerose verifiche, emettendo 114 sanzioni per infrazioni rilevate e ritirando 4 patenti di guida. Questa azione decisa è stata fondamentale per prevenire incidenti e garantire una viabilità sicura per tutti.
Complessivamente, i carabinieri del Gruppo di Monreale hanno effettuato controlli su circa 3mila persone e 2mila veicoli.
Nell’ambito di questi controlli, sono state inoltrate 8 segnalazioni alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, dimostrando un’attenzione particolare alla lotta contro il consumo di droghe.
Professionalità e impegno
Questi controlli, condotti con grande professionalità e impegno, hanno permesso di garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti i partecipanti ai festeggiamenti, contribuendo a prevenire e reprimere comportamenti illeciti.
L’operazione ha evidenziato ancora una volta l’importanza e l’efficacia dei carabinieri nel garantire la sicurezza pubblica e il rispetto della legge, non solo nel capoluogo Palermo ma anche nei comuni circostanti. Grazie al loro instancabile lavoro, i cittadini hanno potuto godere delle celebrazioni in tranquillità, sentendosi protetti e sicuri.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.