PALERMO – La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha delegato personale del Reparto Operativo di Palermo all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse fra il 2016 e il 2017 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo nei confronti di Ferdinando Gallina (nella foto in basso), uomo d’onore della famiglia mafiosa di Carini, ritenuto responsabile di tre distinti omicidi commessi fra la fine degli anni ’90 e gli anni 2000 con le finalità mafiose.
Ferdinando Gallina, già arrestato, su indicazione dell’Arma di Palermo, e rinchiuso negli Stati Uniti d’America per immigrazione clandestina, ha fatto rientro in Italia oggi, 4 marzo 2021, accompagnato da personale di Interpol Italia in regime di rogatoria internazionale richiesta dal Ministero della Giustizia su input della Procura della Repubblica di Palermo, giungendo nelle prime ore del mattino all’aeroporto di Roma Fiumicino.
I citati provvedimenti scaturiscono dalle indagini, coordinate da un gruppo di sostituti della DDA diretti dal Procuratore Aggiunto dott. Salvatore De Luca, e condotte dal Nucleo Investigativo di Palermo a seguito delle dichiarazioni auto ed etero accusatorie rese dai collaboratori di giustizia Gaspare Pulizzi e Antonino Pipitome, uomini d’onore della famiglia mafiosa di Carini, che hanno permesso di acquisire elementi di correità fra i predetti e Gallina negli episodi di sangue che hanno riguardato gli omicidi di Francesco Giambianco, Giampiero Tocco e Felice Orlando.
In tale contesto egli risulta aver collaborato attivamente con elementi di spessore di cosa nostra quali Vincenzo Pipitone e Giovanbattista e Antonio Di Maggio per dare esecuzione alle direttive espressamente impartite dai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo.
Ferdinando Gallina in data 19 marzo 2008 fu arrestato, dopo un breve periodo di latitanza, dai militari della compagnia carabinieri di Carini nell’ambito della operazione TSUNAMI, manovra investigativa che aveva permesso di accertarne il ruolo di reggente della famiglia mafiosa di Carini, in quanto collettore delle direttive inerenti la gestione dei lavori pubblici e l’imposizione del “pizzo” nonché per aver mantenuto un costante collegamento con gli allora latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo e Gaspare Pulizzi.
A seguito di un periodo detentivo svolto in carcere, lo stesso è stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Carini, rendendosi però irreperibile dalla data 27 gennaio 2016. Il prosieguo dell’attività info-investigativa nei suoi confronti ha permesso di acclarare che si fosse recato negli USA dove è stato arrestato da personale della frontiera per il reato di immigrazione clandestina e trattenuto presso gli istituti penitenziari competenti, nei quali è rimasto in custodia fino ad oggi in attesa di essere estradato per i reati sopra enunciati.
Freddy Gallina è figlio di Salvatore già reggente della famiglia di Carini e catturato nel 1997 da latitante essendo implicato nel sequestro e uccisione del piccolo Giuseppe di Matteo (figlio del collaboratore santino di Matteo).
Immagine di repertorio
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