Doppia operazione contro i “topi d’auto”: 3 arresti per furto e tentato furto aggravato a Palermo

Doppia operazione contro i “topi d’auto”: 3 arresti per furto e tentato furto aggravato a Palermo

PALERMO – La Polizia di Stato di Palermo ha arrestato, in due differenti circostanze, tre topi d’auto: L.V.A. 21enne palermitano con pregiudizi di polizia, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato su auto; D.C.A. e N.V., rispettivamente di 39 e 19 anni, pregiudicati palermitani, resisi responsabili del reato di tentato furto aggravato su auto.

Il primo episodio

Nel primo episodio, poliziotti appartenenti alla sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, durante il regolare servizio di pattugliamento e controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa, si sono recati in via Generale Di Maria, dove un irreprensibile cittadino ha segnalato la presenza di un giovane armeggiare all’interno di un’auto in sosta.

L’utente ha riferito, su linea di emergenza 112, di avere notato un soggetto che, avvicinatosi ad una vettura in sosta ne aveva infranto il deflettore lato guida ed era entrato all’interno dell’abitacolo della stessa per poi uscirne, pochi istanti dopo, con uno zaino in spalla. L’individuo si era poi allontanato, appiedato, in direzione di via Paolucci Fulceri dè Calboli.

Una pattuglia motomontata della Squadra Mobile, giunta prontamente in zona ha intercettato il giovane, perfettamente corrispondente alle descrizioni fornite precedentemente e, nonostante il tentativo di quest’ultimo di far perdere le proprie tracce, lo ha fermato ed identificato per L.V.A., 21enne residente nel quartiere Borgo Vecchio.

Il giovane sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di un cacciavite e di uno zaino con all’interno 4 giubbotti.

Contestualmente, agenti di un’altra pattuglia si sono recati in via Generale Di Maria per la constatazione dei fatti, prendendo, altresì, contatti con il proprietario della vettura “visitata” dal malfattore, il quale, giunto in loco, ha riconosciuto come propri lo zaino ed i giubbotti.

La refurtiva è stata pertanto restituita al legittimo proprietario, mentre il cacciavite è stato posto sotto sequestro penale. L.V.A., arrestato in flagranza per il reato di furto aggravato, in attesa del rito della direttissima, è stato condotto nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

Il secondo episodio

Nella seconda circostanza, la Sala Operativa della Questura ha diramato la nota di un furto in atto di auto in piazza Generale Cascino. Alla nota hanno aderito, giungendo sul posto, una pattuglia della Squadra Mobile – Sezione Contrasto al Crimine Diffuso, a bordo di autovettura civetta ed una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

I poliziotti, nell’occorso, hanno scorto un’auto di colore bianco, con all’interno un soggetto, successivamente identificato per D.C.A., seduto sul sedile del conducente con una lampadina accesa in mano, lo sportello aperto ed a fianco un altro individuo quasi accovacciato, successivamente identificato per N.V.. Gli agenti scesi dall’auto di servizio, hanno raggiunto i due malfattori che, nonostante il tentativo di fuga appiedata in direzione di via Anwar Sadat, sono stati prontamente bloccati. Addosso ai malviventi, entrambi residenti nel quartiere San Filippo Neri (Zen 2) sono stati rinvenuti diversi oggetti atti allo scasso.

I due fermati sono stati, pertanto, condotti presso gli Uffici della Squadra Mobile per la redazione degli atti relativi al loro arresto e successivamente sottoposti a rilievi fotodattiloscopici del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica.

Il provvedimento restrittivo è stato convalidato dall’autorità giudiziaria.