Dichiarazione di schede false e quasi 500mila euro di evasione: sequestro a imprenditrice del settore rifiuti

PALERMO – Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, la compagnia della Guardia di Finanza di Partinico, nel Palermitano, ha eseguito un provvedimento di sequestro patrimoniale durgenza, finalizzato alla confisca per “equivalente”, per quasi mezzo milione di euro, nei confronti di Valentina Mangano, 24 anni, ex rappresentante legale di un’impresa di San Giuseppe Jato, sempre nel Palermitano, che opera nel settore dei rifiuti.

In particolare, a seguito di un controllo fiscale, le Fiamme Gialle hanno accertato che nella sua qualità di amministratrice pro tempore dell’azienda aveva annotato in contabilità, e portato in dichiarazione, dei costi relativi agli anni dimposta 2016 e 2017 derivanti da alcune schede carburanti fittizie.

Durante l’attività ispettiva le schede non sono state esibite sostenendo che erano andate perse. Gli approfondimenti condotti dai finanzieri hanno permesso di scoprire una copia dei documenti e di accertarne la falsità tramite controlli incrociati mirati in una società di Partinico attiva nel commercio al dettaglio di carburante. In totale, sono 287 le schede false confluite nelle dichiarazioni fiscali per un costo fittizio globale mai effettivamente sostenuto di oltre un milione di euro.

L’imposta complessivamente evasa ammonta a circa 480mila euro. Il sequestro “per equivalente” ha interessato i conti correnti bancari dell’indagata, il premio di una polizza assicurativa, oltre 200mila euro di crediti vantati nei confronti del Comune di Partinico, trasferiti nel tempo dall’azienda all’ex amministratrice e rientranti nella sua disponibilità, tra cui un acquascooter e uno yacht del valore commerciale di oltre 230mila euro, oltre all’intero pacchetto azionario di due società con sedi a Milano e San Giuseppe Jato.

Immagine di repertorio