PALERMO – Arrivano ulteriori dettagli sul ritrovamento del cadavere di un uomo nel cantiere ferroviario alla stazione di Notabartolo a Palermo.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti di polizia delle Volanti e quelli della Polfer, quest’ultimi stanno indagando per ricostruire quanto accaduto all’interno del cantiere.
Pare che non si avessero notizie dell’uomo da alcuni giorni, esattamente da mercoledì, tanto che gli operatori della casa di cura in cui si trovava avevano avviato le ricerche nei luoghi che avrebbe potuto frequentare.
La vittima, D.C., 44 anni, è stata trovata all’interno della galleria del passante ferroviario in una vasca scavata nella terra piena di materiale di risulta e pezzi di ferro arrugginiti.
Probabilmente era morto già da diversi giorni – almeno 48 ore – secondo alcune ricostruzioni. L’autopsia chiarirà con esattezza il tutto.
Sul volto aveva una ferita, ma ancora non si sa chi l’avesse causata e in che modo. Secondo le prime informazioni trapelate, tra l’altro, pare che l’uomo soffrisse anche di disturbi psichici.
Usufruendo di un permesso terapeutico, la vittima si sarebbe allontanata dalla struttura per andare in un supermercato, poi sarebbe sparito nel nulla.
Sarebbe scattata così la segnalazione di allontanamento volontario, denunciata domenica in Commissariato. L’ultima telefonata sarebbe stata effettuata giovedì al padre che, residente all’estero, a giorni avrebbe dovuto raggiungere Palermo.
Adesso si procederà interrogando pure i clochard della zona per comprendere se la vittima abbia dormito per strada o in quella galleria, se sia caduta o se si sia trattato di altro. Al momento nessuna pista è esclusa.
Foto di repertorio