PALERMO – Come previsto nelle sue linee guida generali “Alto Impatto”, il modello di presidio del territorio che il Questore di Palermo ha pensato per reprimere e contenere fenomeni di illegalità diffusa, non solo nel capoluogo ma anche nella provincia, ha adattato i suoi moduli operativi ad un’ampia porzione di territorio cittadino ricadente nell’area di “Porta Nuova”. Si tratta di un quadrante di notevole estensione, quanto mai significativo della complessità palermitana visto che ricomprende al suo interno realtà territoriali eterogenee, quartieri popolari (Villaggio Santa Rosalia) ed altri tipici della media borghesia, appena la zona di Corso Calatafimi e via Pitrè.
Proprio in via Pitrè gli agenti sono giunti, al culmine di indizi e riscontri investigativi, nell’appartamento di un insospettabile cittadino, incensurato, dipendente pubblico e padre di famiglia. In quella casa, abitata dal numeroso nucleo familiare del palermitano, gli agenti hanno trovato un vero e proprio “arsenale” di fuochi d’artificio.
In relazione al fatto che una consistente quantità fosse custodita, si fa per dire, all’interno di un angusto sgabuzzino, dove avevano libero accesso anche i figli minori del padrone di casa, i poliziotti hanno fatto ricorso al provvidenziale intervento dei colleghi del “Nucleo Artificieri” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che si sono occupati del cauto maneggio dei fuochi d’artificio: sono stati rinvenuti e sequestrati 100 chilogrammi di materiale esplodente con una massa attiva pari a 30 chilogrammi. Peraltro, gran parte del materiale era composto da artifizi riservati ad utilizzatori professionali, in possesso di licenza o nulla osta, che invece nella circostanza sono risultati assenti.
Ulteriori fuochi rinvenuti, di fattura artigianale, sono stati considerati egualmente pericolosi poiché “non classificabili” e quindi di provenienza incerta e non conformi al dettato normativo in materia. Tale ritrovamento, così come confermato dai poliziotti del Nucleo Artificieri, si è connotato per i profili di gravità e pericolosità, non solo in relazione alla quantità di materiale, ma anche per il fatto che fossero stati stipati in uno stanzino stretto e privo di finestre.
I poliziotti ritengono che l’insospettabile palermitano in parte producesse ed in parte acquistasse “all’ingrosso” i fuochi, per rivenderli ed approvvigionare irregolarmente le feste rionali dei numerosi quartieri palermitani per i quali l’esplosione di fuochi d’artificio rappresenta una fase irrinunciabile della festa.
L’uomo è stato tratto in arresto ed il materiale esplodente sequestrato. Indagini sono in corso per risalire a fornitori e destinatari.
Sempre nel contesto di “Alto Impatto”, i poliziotti hanno assestato un bel colpo al mercato della droga, particolarmente attivo in questa zona. Su tale fronte, infatti, sono stati eseguiti due arresti e due significativi sequestri di stupefacenti.
Nella prima circostanza, dopo aver dato l’impressione di assecondare le indicazioni dei poliziotti, un uomo è stato fermato su strada prima che tentasse una veloce fuga, subito frustrata. Indosso, in seguito alla dovuta perquisizione, gli è stata rinvenuta una cospicua somma di denaro, pari a circa 600 euro. I soldi rappresentavano certamente il provento di un’attività di spaccio: i poliziotti hanno, infatti, rinvenuto e sequestrato nell’abitazione 112 grammi di droga, di cui 108 di cocaina, ed un bilancino di precisione. Il giovane è stato tratto in arresto.
Altra operazione antidroga è stata effettuata nel quartiere del Villaggio Santa Rosalia, in via Salvatore Cutello: gli agenti hanno compiuto una perquisizione domiciliare a casa di un pregiudicato per stupefacenti. La ricerca, in effetti, ha condotto al ritrovamento di oltre mezzo chilogrammo di hashish e marijuana, già suddiviso in panetti, di 236 euro oltre che di strumenti atti al confezionamento dello stupefacente, compreso un bilancino.
L’uomo è stato arrestato ed indagini sono in corso per risalire a fornitori e destinatari della droga.
Anche dal punto di vista amministrativo, l’attività dei poliziotti non ha mancato di ottenere rilevanti risultati, soprattutto per quel che attiene al fronte dell’abusivismo commerciale e di è il caso di dire, letteralmente improvvisatisi esercenti, in spregio ad ogni forma di autorizzazione: è il caso di un venditore ambulante di frattaglie nella zona di via Medaglie d’Oro, al quale sono state contestate la mancanza di Scia sanitaria, la mancanza di tracciabilità, il cattivo stato di conservazione degli alimenti e l’invasione di terreni. Si è proceduto ad una pesante sanzione economica ed al sequestro di 50 kg di carne.
Una seconda attività commerciale per la somministrazione di alimenti e bevande, completamente abusiva, è stata scovata in largo Medaglie D’oro. Anche in questo caso, è stata contestata la mancanza di Scia sanitaria ed è stata inflitta una sanzione al titolare.
Complessivamente, sommando anche i casi di infrazioni al codice della strada rilevati, sono state inflitte sanzioni che sfiorano i 20mila euro.
Dall’esordio dell’attività di polizia, nell’area interessata dai servizi di “Alto Impatto” di Porta Nuova, sono state identificate 1246 persone di cui 443 con precedenti penali e 119 arrestati domiciliari e sono state inflitte 15 sanzioni covid. Gli arrestati sono stati tre e gli indagati a piede libero 16.
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