Colpi di pistola a Palermo, l’intervento del sindaco Lagalla

Colpi di pistola a Palermo, l’intervento del sindaco Lagalla

PALERMO – Il sindaco Roberto Lagalla ha preso posizione riguardo all’ultimo episodio di movida violenta a Palermo. Esprimendo una netta condanna per gli avvenimenti spiacevoli e inaccettabili verificatisi nella notte nelle vie del centro. Secondo il sindaco Lagalla: “I protagonisti di questo episodio dimostrano di non avere il minimo senso di rispetto nei confronti della città e degli altri cittadini“.

Il sindaco sottolinea l’importanza dei controlli: “Auspico che i responsabili vengano individuati il prima possibile dalle Forze dellOrdine. Sono convinto che quanto accaduto spingerà ad aumentare i controlli, già comunque intensificati negli ultimi mesi durante le ore della movida, nell’ambito del Comitato provinciale di ordine e sicurezza coordinato dal prefetto“.

Dichiarazioni del presidente Confcommercio di Palermo

Da oltre un anno denunciamo questo stato di cose, con episodi di illegalità diffusa che spesso sfociano nella guerriglia urbana: dall’osservatorio dei pubblici esercizi e delle discoteche arrivavano precise richieste di aiuto e preoccupazione. I nostri allarmi però, nel migliore dei casi, sono stati ignorati“, Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale di Confcommercio con delega alla legalità e sicurezza, interviene sui gravi episodi avvenuti la scorsa notte in una via del centro città.

Massima preoccupazione e richieste di intervento

Nelle riunioni in Prefettura sui temi dell’ordine pubblico – aggiunge – siamo stati spesso rassicurati con una bonaria pacca sulla spalla e ci è stato spiegato che sul fronte della sicurezza ‘era tutto sotto controllo’. Dopo gli assalti violenti alle discoteche venivano spesso puniti gli incolpevoli titolari che oltre al danno subivano la beffa della chiusura forzata del locale per giorni o addirittura settimane. Ai vertici di Prefettura e Questura, rinnovati da poche settimane, abbiamo reiterato la nostra massima preoccupazione e richieste di intervento. Continuiamo ad attendere i risultati“, conclude Patrizia Di Dio.

Foto di repertorio