PALERMO – Aggiornamenti sul caso del “cimitero degli orrori” di San Martino le Scale: il tribunale del Riesame di Palermo ha accolto il ricorso degli avvocati Salvino Caputo e Francesca Fucaloro, disponendo la revoca del decreto di sequestro ai danni di Giovanni Messina, 70 anni, uno dei quattro arrestati per la vicenda.
Per l’uomo era stato disposto il sequestro di denaro e dell’intero patrimonio immobiliare per una presunta violazione di Irpef relativa agli anni 2010-2012 fino alla concorrenza di quasi 250mila euro.
Gli avvocati hanno richiesto e ottenuto l’annullamento del decreto per mancanza di alcuni presupposti per disporre il sequestro.
Il 70enne era diventato “protagonista” dei media siciliani per un grave scandalo avvenuto al cimitero di San Martino le Scale (frazione di Monreale), resa nota lo scorso maggio, in seguito alla quale era stato arrestato, insieme con il figlio 38enne, Salvatore Messina, il nipote 24enne, Salvatore Messina (detto “Salvuccio”) e Antonino Campanella, 33enne originario di Monreale.
Secondo quanto emerso dalle indagini svolte dai carabinieri di Monreale, i quattro si sarebbero resi colpevoli, tra le altre cose, di:
- falsificazione di atti pubblici e certificati amministrativi;
- violazione e furto di tombe e loculi già occupati;
- spostamenti di loculi non autorizzati;
- smaltimento illecito dei rifiuti cimiteriali e di resti umani decomposti.
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