PALERMO – Dalla rissa in discoteca alla vana corsa in ospedale. Nulla da fare per il 22enne Rosolino Celesia, del rione “Cep” di Palermo.
Rosolino Celesia giovane promessa del calcio
Era un ex calciatore del Trapani, ma anche del Torino e del Palermo, sempre nelle giovanili. Aveva smesso di giocare due anni fa.
Come accennato, aveva avuto esperienze calcistiche soprattutto in Serie D dove ha vestito le maglie di Marsala e Troina, ha fatto però parte anche dell’U17 del Torino e del Palermo, oltre ad essere allenato dal fratello del ds rosanero Rinaudo.
E col Marsala aveva proprio incontrato il Palermo in campionato durante la stagione 2019/2020: Celesia ottenne sette presenze nel Girone I scendendo in campo anche col club di viale del Fante per 11 minuti il 5 gennaio. Il match fu risolto da Mauri, Langella e Silipo.
A soli 16 anni, “Lino” (così veniva soprannominata la vittima) venne ingaggiato dal Torino, poi venne dato in prestito al Palermo, per passare successivamente al Trapani. Nel 2019 il trasferimento al Troina, realizzando il sogno di giocare contro il Palermo. A dicembre, però, rescinde il contratto dopo appena 2 presenze. È la volta, quindi, del Marsala, seguita dal ritorno nella sua città, col passaggio alla Parmonval.
Figlio di Gianni Celesia
Ma non solo calcio nella vita di Rosolino. Il 22enne era figlio di Gianni Celesia, ex consigliere della sesta circoscrizione e cantante neomelodico, conosciuto in città per le sue varie esibizioni.
Com’è morto Rosolino Celesia
Il giovane è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola in via Pasquale Calvi, intorno alle 3 di notte all’esterno della discoteca Notr3 tra via Libertà e Borgo Vecchio.
Portato al Civico, è deceduto per le gravi ferite riportate. Due colpi fatali: uno al torace e uno al collo.
Le indagini per risalire all’assassino sono condotte dalla polizia. Sono in corso i rilievi da parte della Scientifica che hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della discoteca e della zona.