PALERMO – Ha finalmente un nome l’uomo ritrovato privo di vita questa mattina nelle acque del porticciolo turistico della Cala a Palermo.
Gli uomini della Capitaneria di porto, dopo aver recuperato, aiutati dai vigili del fuoco, il cadavere privo di documenti, si sono subito adoperati per scoprirne l’identità. La vittima si chiamava Mario Segreto, di 48 anni.
Stando alle prime parziali ricostruzioni fornite dagli inquirenti, l’uomo avrebbe lasciato la sua abitazione nel bel mezzo della notte.
La segnalazione che ha permesso il recupero del cadavere è arrivata intorno alle 4 del mattino a opera di un passante che si trovava nelle vicinanze della banchina e ha notato in acqua il cadavere galleggiante.
Resta ancora da capire come e perché Segreto sia finito in acqua. L’intervento e gli esami del medico legale serviranno a far luce sul mistero. La Procura, insieme alla Capitaneria di porto, si sta occupando delle indagini. Non si esclude nessuna pista.
Sul luogo, transennato dalla polizia, sono giunti anche i familiari dell’uomo, sotto choc dopo aver ricevuto la notizia del tragico ritrovamento del loro congiunto.
Il corpo della vittima era stato ritrovato nelle vicinanze della banchina, dove si trovano i mezzi nautici della Guardia Costiera.