PALERMO – È finito al 41 bis il boss Giovanni Sirchia, di Passo di Rigano (Palermo), arrestato nel corso dell’operazione Cupola 2.0, che ha svelato il tentativo dei capimafia palermitani di ricostruire la Cupola di Cosa Nostra.
A prendere la decisione la Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo siciliano.
Sirchia era stato arrestato assieme a Leandro Greco, Michele Greco e Calogero Lo Piccolo (figlio del celebre boss Salvatore) per essersi occupato della parte “logistica” dei summit organizzati dai mafiosi per permettere la rinascita della commissione di Cosa Nostra.
L’inchiesta antimafia avviata dalle forze dell’ordine aveva individuato e assicurare alla giustizia prima 47 persone e, poi, in seguito al “pentimento” di Filippo Bisconti e Francesco Colletti, all’arresto di altri 8 individui, tra i quali Giovanni Sirchia.
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