BAGHERIA – Scene di follia a Bagheria, in provincia di Palermo. Ancora un episodio di violenza inaudita nei confronti di un animale. Protagonista di questa triste e indegna pagina di cronaca un cane, incapace di difendersi a tanta crudeltà gratuita e senza motivo. Perché non può esserci giustificazione alcuna.
Due giovani di 20 e 22 anni, indagati adesso per maltrattamenti, lo avrebbero accerchiato e ridotto quasi in fin di vita: il povero cane aveva un occhio nero e un fil di ferro intorno al collo.
Uno dei due aggressori stava addirittura scavando una fossa per seppellire l’animale ancora vivo e dolorante.
Cane torturato a Bagheria: una donna gli salva la vita
A salvargli la vita una donna che, casualmente, avrebbe visto la scena e avrebbe allertato il 112 per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Il cagnolino, di pochi anni, è stato così soccorso e portato in una clinica medica per le cure del caso.
Il racconto dell’associazione animalista Asva Sicilia
L’associazione animalista Asva Sicilia, che sta seguendo il ricovero, comunica su Facebook che le sue condizioni sono al momento stabili.
“Questo innocente è stato torturato ma gli autori di questo gesto sono stati fermati. Mi sono ritrovata davanti a una scena da serial killer dove ad assistere ho trovato un gruppo di ragazzini che rimanevano immobili davanti a un cane che lentamente soffocava“, si legge ancora.
Inoltre: “Immediato il soccorso nostro e di 2 angeli poliziotti che hanno levato quel fil di ferro stretto. Nonostante il ragazzo era attrezzato di tenaglia, posata vicino il cane, non lo ha aiutato e quando sono arrivata era impegnato a scavare un buco per seppellire quel povero cucciolo che chiedeva solo aiuto“.
“L’assessore Giuseppe ha coordinato tutto velocemente e la polizia municipale si è attivata per il trasporto del cane in clinica e adesso ci fa sapere che è stabile. I ragazzi sono stati identificati e ci sono indagini in corso“, prosegue.
“Però mi sento di ringraziare con tutto il cuore solo una persona: la signora che ha segnalato e non è stata zitta, perché purtroppo oggi vivo in un paese dove tutti non vedono e non sentono e quindi tutta la mia stima va alla signora. Un pensiero positivo per questo angioletto“, conclude.