Autopsia sul corpo di Abou: il migrante 15enne è morto per setticemia, trovati segni di tortura

Autopsia sul corpo di Abou: il migrante 15enne è morto per setticemia, trovati segni di tortura

PALERMO – Si è conclusa nelle scorse ore l’autopsia sul corpo di Abou, il 15enne morto in ospedale dopo aver attraversato il Mediterraneo a bordo della Open Arms e posto in quarantena sulla nave Allegra.

Secondo le prime indiscrezioni sull’esame, eseguito dal medico legale del Policlinico di Palermo, il giovane migrante sarebbe morto per setticemia. Ulteriori verifiche verranno eseguite nei prossimi giorni dalle autorità giudiziarie, che hanno aperto le indagini dopo la denuncia presentata dalla tutrice del 15enne, Alessandra Puccio. È già stato disposto il sequestro della cartella clinica.

Sul corpo della vittima, originaria della Costa d’Avorio, sarebbero stati ritrovati anche segni di tortura e ferite, cicatrici indelebili di un passato difficile, presumibilmente frutto di un periodo trascorso in Libia prima di tentare la salvezza in viaggio verso l’Europa.

Nei prossimi giorni inizieranno le audizioni delle persone potenzialmente informate dei fatti. Abou è deceduto all’ospedale Ingrassia di Palermo lo scorso 5 ottobre, dopo lo sbarco d’urgenza avvenuto pochi giorni prima e il trasferimento dall’ospedale Cervello al nosocomio in cui il 15enne ha perso la vita a causa, pare, di mancanza di posti in Terapia Intensiva.

La storia ha devastato la popolazione palermitana, che ha organizzato in ricordo del ragazzo una fiaccolata nel capoluogo regionale.

Fonte immagine: Twitter – Oscar Camps