PALERMO – 4,6 milioni di passeggeri transitati dall’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo. Un bilancio che fa emergere ancora un segno negativo (-34,85% passeggeri rispetto al 2019), dovuto principalmente alle difficoltà causate dalla pandemia, ma che ha visto, a partire dalla scorsa estate, una sostanziale ripresa dei volumi di traffico.
Dalle stime elaborate dal servizio statistiche della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, a dicembre, rispetto allo stesso mese del 2019, c’è stata una flessione dei passeggeri del 5,32% (463.222 contro 489.381 del 2019). I voli, invece, sono aumentati dell’8% (3.870 contro 3.569 del 2019, a novembre).
La stima del traffico totale dell’anno appena trascorso vede il calo del 34,85% di passeggeri, con circa 4,6 milioni di transiti contro 7 milioni del 2019, e una flessione del 26,62% di voli: 37.451 contro 51.036 del 2019.
La media dei passeggeri per volo è stata di 127 (load factor).
Tiene il traffico internazionale di dicembre: +16% sul totale passeggeri (novembre si era chiuso al 17%) e +20% sull’anno (il 2019 si è chiuso con il 26%).
Le prime cinque compagnie per volume di traffico sono: Ryanair, Alitalia, EasyJet Group, Volotea e WizzAir.
Nel 2021 hanno operato 31 compagnie con un totale di 86 rotte: 27 nazionali e 59 internazionali. I principali collegamenti nazionali con più traffico passeggeri sono: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo, Bologna. Parigi è la reginetta delle rotte internazionali, seguita da Zurigo.
Con la stagione invernale sono arrivate le conferme per le destinazioni più importanti e gli aumenti di frequenze. In totale, dall’aeroporto di Palermo sono collegati 14 paesi e si potranno raggiungere 52 destinazioni: 22 nazionali e 30 internazionali. Da novembre sono operative rotte come Lisbona (primo volo in assoluto che collega la Sicilia e il Portogallo); Edimburgo, Leopoli, Riga.
Nel 2019 sono stati aperti i primi cantieri per il lavori nel terminal. L’Enac ha approvato il piano quadriennale delle opere, con un investimento di 70 milioni (tutti fondi Gesap) che riguarderà, tra le altre cose: l’adeguamento alla normativa antisismica; la ristrutturazione architettonica del terminal passeggeri. Sarà ammodernata la sala per la restituzione dei bagagli, così come l’area arrivi Schengen e imbarchi extra Schengen. Fronte unico per i varchi di sicurezza, che passeranno da 14 a 18. Su un unico fronte anche i banchi check-in, che cresceranno di 9 unità: da 35 a 44, mentre i gates passeranno da 14 a 16. Nuovi ristoranti, locali terrazza e lounge vip.
“È stato un anno complesso – dice Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap – ma l’aeroporto di Palermo ha risposto bene alla situazione di emergenza sanitaria creata dal Covid, che ha coinvolto il Pianeta, e alla crisi del mercato del trasporto aereo. Per tenere testa alla pandemia, è stato fondamentale lo sforzo di tutta la comunità aeroportuale, di tutti i settori, ma anche il consolidamento del rapporto con le compagnie aeree, che, nonostante la crisi, hanno continuato a credere nella ripresa, e messo Palermo ancora al centro del loro business. In questi ultimi due pesanti anni, l’aeroporto di Palermo non si è mai fermato, garantendo la mobilità a persone e merci. Abbiamo continuato a investire in un piano di ammodernamento dello scalo aereo, finanziato con nostri fondi – conclude Scalia – che sta andando avanti per consegnare alla collettività un aeroporto moderno ed europeo, nel segno dell’innovazione, della sostenibilità ambientale e dei servizi ai passeggeri”.
Nel 2021, l’aeroporto di Palermo ha ricevuto il Best Airport Award: il premio come migliore scalo aereo d’Europa della categoria 5-10 milioni di passeggeri sul tema della resilienza e sostenibilità ambientale durante la pandemia. Il riconoscimento è stato assegnato a seguito dell’approvazione da parte dell’Airport Council International (ACI) – l’associazione degli aeroporti europei – del documento “Carbon Management Plan” predisposto dalla Gesap. Qualche mese prima, lo scalo aereo palermitano ha ottenendo il secondo livello dell’Airport Carbon Accreditation (ACA), il programma per la gestione della riduzioni delle emissioni di CO2 in ambito aeroportuale.
Fra i vari interventi infrastrutturali c’è il sistema riutilizzo delle acque piovane. Inoltre l’aeroporto di Palermo è uno degli otto scali italiani ad avere sottoscritto la risoluzione NetZero2050 presentata da Aci Europe – l’associazione dei gestori aeroportuali europei. L’aeroporto è impegnato a raggiungere un livello di emissioni nette di anidride carbonica (CO2) pari a zero, al più tardi entro il 2050.
Foto di repertorio
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