PALERMO – Superata la quota di 100mila vaccinazioni anti-Covid-19 nelle farmacie di Palermo e provincia. Dall’inizio della campagna, lo scorso 3 settembre, a oggi, nelle 100 farmacie che hanno aderito all’iniziativa sono state somministrate 100.580 dosi, di cui 57.500 Pfizer e 43.080 Moderna. Nel dettaglio, 63.472 inoculazioni hanno riguardato la città di Palermo e 37.076 il territorio provinciale.
Le parole di Tobia, presidente farmacisti europei
“Questo eccezionale risultato nella lotta contro la pandemia, conseguito in appena otto mesi, conferma tre fatti – commenta Roberto Tobia, presidente dei farmacisti europei, nonché segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma -: il primo è che le farmacie hanno saputo in pochissimo tempo attrezzarsi e riconvertirsi per assicurare questo nuovo e fondamentale servizio, in assoluta sicurezza; il secondo è che i cittadini hanno ampiamente gradito la possibilità di vaccinarsi comodamente sotto casa ad opera di un professionista della salute e disponibile ad ogni chiarimento e rassicurazione, piuttosto che recarsi negli hub vaccinali sottoponendosi spesso a lunghe attese; il terzo fatto è che le farmacie ancora una volta dimostrano di essere in grado di supportare con massima efficienza il Servizio sanitario nazionale erogando prestazioni di tipo sanitario in situazioni in cui è utile l’integrazione con una rete capillarmente distribuita sul territorio”.
“Questo significa – conclude Tobia – che bene ha fatto il legislatore a riconoscere durante l’emergenza, accanto al tradizionale ruolo sociale della farmacia di prossimità quale presidio di salute a servizio del cittadino, anche quello di presidio sanitario pienamente integrato nel Servizio sanitario nazionale.
Siamo, quindi, pronti a contribuire con la nostra professionalità ad ogni prossima occasione di campagna vaccinale o di prevenzione che riguardi l’intera popolazione sul territorio nazionale. Anche perché adesso l’articolo 8 del decreto ‘Riaperture’ approvato in via definitiva dal Senato, prevede che la somministrazione dei vaccini anti-Covid e antinfluenzale e l’effettuazione di tamponi da parte del farmacista in farmacia diventino servizi strutturali e stabilmente inseriti nel novero delle prestazioni della ‘farmacia dei servizi’.
Un riconoscimento che ripercorre la linea già adottata da vari Paesi europei”.
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