Oggi per la Sicilia, per noi siciliani, è un giorno tristissimo. Il giorno del ricordo di uno dei delitti di mafia più inquietanti di tutti i tempi, quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso in un agguato con la moglie Emanuela Setti Carraro e con l’agente di scorta Domenico Russo.
Un giorno tristissimo perchè ci fa tornare alla mente la Sicilia di 32 anni fa, di quel 1982 durante il quale i morti ammazzati soprattutto a Palermo furono oltre cento. Dalla Chiesa, vincitore contro il terrorismo, sconfitto dalla mafia che aveva osato sfidare nel suo habitat naturale, la Sicilia appunto. Fu un episodio che si lasciò dietro polemiche a mai finire, I migliori uomini dello Stato mandati a morire nell’isola, scarsamente assistiti dal governo centrale, quasi abbandonati al loro destino di morte. Un destino che accomunò Dalla Chiesa a magistrati, esponenti della politica e delle istituzioni, poliziotti, carabinieri.
Insomma tornano alla mente giorni che comunque è importante non dimenticare, perché rappresentano il monito costante a non abbassare la guardia e a vigilare, da parte di tutti, sul rispetto della legalità. Per ricordare Dalla Chiesa a Palermo nella chiesa San Giovanni Decollato questo pomeriggio sarà visibile una mostra fotografica curata da Antonino Giordano e subito dopo avrà luogo la proiezione del film <Cento giorni a Palermo> che ricostruisce quella terribile estate di sangue e di morte del 1982.