PALERMO – Si infittisce il mistero attorno alla morte del detenuto agrigentino Gioacchino Salvaggio, di 54 anni. L’uomo è deceduto all’ospedale Civico di Palermo sette giorni fa.
Salvaggio era detenuto nel carcere Pagliarelli e a seguito di un malore era stato portato nel nosocomio palermitano. La salma si trova all’obitorio e ancora non è stata disposta l’autopsia.
Secondo l’amministrazione penitenziaria non si tratterebbe di una morte improvvisa. Salvaggio soffriva di disturbi cardiaci e ipertensione e spesso ricorreva ai consulti medici all’interno del carcere.
La famiglia, però, attraverso il proprio legale, l’avvocato Dacquì, ha spiegato di non essere a conoscenza dei problemi di salute del proprio caro e per questo motivo ha presentato un esposto in Procura chiedendo di diradare eventuali ombre.
La vicenda giudiziaria di Salvaggio risale agli anni compresi fra il 1997 e il 2001. In quel periodo avrebbe fatto parte di una banda che ricettava assegni falsi e spacciava banconote contraffatte.