CARINI – Scene da film per le strade di Carini dove due giovani del posto, uno dei quali minorenne, sono stati braccati, raggiunti e arrestati dai carabinieri della locale Compagnia dopo un folle inseguimento lungo la SS113. I due, intorno alle 21 di ieri, si aggiravano in via Ciachea senza casco a bordo di un motorino a luci spente. Un atteggiamento che non è passato inosservato agli occhi dei carabinieri del Nucleo Operativo che nella notte hanno arrestato in flagranza di reato Angelo Bruno, 20 anni, piccolo spacciatore conosciuto dalle forze dell’ordine, e deferito in stato di libertà C.C. 16 anni.
I due si erano dati alla fuga quando i militari in borghese del Nucleo Operativo della Compagnia di Carini, impegnati nel servizio di prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, gli avevano intimato di fermarsi. Nulla da fare. Ne è nato uno spettacolare inseguimento reso difficile dal traffico di quell’ora lungo la Statale. Una volta raggiunti e superati, i due hanno tentato di fuggire ancora investendo uno dei due Carabinieri e perdendo poi il controllo dello scooter. Il minorenne è stato quindi bloccato, mentre l’altro, dopo avere abbandonato il motorino, si è dato alla disperata fuga lungo la linea ferrata.
Una corsa che poteva trasformarsi in tragedia. E’ stato a quel punto, infatti, che il giovane ha tentato di intimidire il militare puntandogli contro una pistola.
Complice la notte e il buio il ragazzo è ancora una volta riuscito a sfuggire all’arresto ma la sua fuga è durata appena un’ora. Dopo i controlli allo scooter e al marsupio, che conteneva alcune dosi di droga, i militari hanno esteso i controlli e scovato il ragazzo in piazza del Duomo. Dalle perquisizioni è stata rinvenuta a casa di Bruno una pistola a salve priva di tappo rosso. Il minorenne è stato denunciato a piede libero per resistenza a Pubblico Ufficiale, mentre per Bruno sono scattate le manette, ed ora dovrà rispondere di resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata, lesioni personali aggravate, porto illegale e detenzione illegale di arma, e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per lui il giudice ha convalidato l’arresto e comminato la misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla AG.
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